Omicidio di Valbrona
Il mistero della pistola

L'arma del delitto per ora non si trova. Ultima giornata di ricerche sabato per gli uomini del gruppo dei Carabinieri subacquei di Genova, si è rimasti nella prima piazzola indicata da Carlo D'Elia al momento dell'arresto

VALBRONA L'arma del delitto per ora non si trova. Ultima giornata di ricerche sabato per gli uomini del gruppo dei Carabinieri subacquei di Genova, si è rimasti nella prima piazzola indicata da Carlo D'Elia al momento dell'arresto, ma non si è trovata l'arma calibro 7,65 utilizzata per uccidere Antonino Correnti. Gli specialisti sono ritornati a Genova e per ora si è rinunciato a continuare con le ricerche attendendo ulteriori indicazioni, più precise, da parte dei due arrestati.  Le continue discese dei sommozzatori hanno sortito pochi risultati anche nella giornata di sabato, i carabinieri hanno rinvenuto nei fondali del lago, concentrando le osservazioni nell'area più a sud dell'eventuale traiettoria di lancio dell'arma, solo una pistola giocattolo. In totale sono state trovate nel lago ben sette pistole, tra cui due scacciacani senza il tappo rosso di chiusura, e una pistola giocattolo oltre ad un pacco di targhe d'auto datate, con ancora l'indicazione della provincia.     .  

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