Scuole sull’orlo di una crisi di nervi
Rinviati gli open day e le iscrizioni

I presidi delle superiori: «Non si sa cosa dire alle famiglie». Riforma rimandata

Mentre i presidi comaschi si stavano affrettando a cancellare gli “open day” programmati per i prossimi giorni, non avendo ancora ricevuto comunicazioni dal ministero sulle modifiche introdotte dalla riforma Gelmini in termini di ore, materie e laboratori, arriva il colpo di scena: ieri sera il ministro ha annunciato che, per le scuole superiori, le novità scatteranno solo dal 2010-11.
«Per poter presentare l’offerta formativa, dobbiamo essere certi di poterla mantenere - spiegavano i presidi prima dell’annuncio della Gelmini - Non sarebbe serio dire che la scuola offre determinati corsi, sapendo che a breve cambieranno». Il liceo Ciceri, così, aveva cancellato le giornate informative organizzate per oggi e per martedì prossimo (si terranno il 22 e 23 gennaio) e lo stesso hanno fatto Caio Plinio (open day del 13 dicembre rinviato a febbraio, confermato quello del 17 gennaio) e Giovio (spostata l’iniziativa del 10 gennaio). Fino a ieri, d’altra parte, il ministero aveva semplicemente fatto sapere che i decreti attuativi, destinati a rendere operativi gli effetti della riforma, sarebbero stati emanati «entro la fine del mese di dicembre» e che «di conseguenza il termine per la presentazione delle domande di iscrizione» era stato spostato al 28 febbraio 2009, per consentire ai dirigenti scolastici di «organizzare le consuete giornate informative».
Ma il quadro è mutato ancora una volta: nessun decreto attuativo, per le scuole superiori non ci sarà alcuna rivoluzione da settembre dell’anno prossimo. E i presidi, fino a ieri preoccupatissimi («non sappiamo cosa dire alle famiglie e agli studenti delle medie che vogliono conoscere nel dettaglio i nostri corsi»), tirano un sospiro di sollievo: «Far scattare la riforma nel 2010-11 mi sembra molto più logico», commenta Sergio De Felici, del Giovio. Lo slittamento è stato deciso, si legge in una nota del ministero, «per dare modo alle scuole e alle famiglie di essere correttamente informate sui rilevanti cambiamenti e sulle innovazioni degli indirizzi».

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