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Domenica 07 Marzo 2010
Bocciati in condotta
A rischio 40 studenti
Diciannove frequentano le scuole medie e 21 le superiori. Se non si comporteranno meglio nel secondo quadrimestre, per lo scatterà la bocciatura
«Nel complesso sono dati rassicuranti», osserva Merletti, con riferimento alla percentuale minima rappresentata da questi "casi estremi" sul totale degli scrutinati (0,26% nelle secondarie di secondo grado e 0,72% in quelle di primo grado). Ma sono una conferma che il bullismo - il 5 in condotta, per legge, può essere assegnato soltanto di fronte a comportamenti gravi, tali da meritare una sospensione di almeno 15 giorni - non è un problema che riguarda esclusivamente le superiori. Anzi. «Vanno individuati in maniera precoce, fin dalle scuole dell'infanzia e dalle primarie, i predittori di difficoltà di comportamento - dice Merletti -. Se no, a un certo punto rischiamo di vedere i nostri studenti, e i nostri figli, come degli alieni indecifrabili. È questa la scommessa della scuola. Rispetto alla quale, aldilà dei piagnistei, siamo piuttosto attrezzati». E il 5 in condotta rappresenta, per l'appunto, «un deterrente molto importante», secondo il provveditore, perché portò con sé «l'idea che un modo di condursi sbagliato nei confronti degli altri possa comportare la bocciatura». «È un ritorno alle regole - sottolinea -, anche se da solo non risolve i problemi. Non deve essere puramente sanzionatorio, ma funziona se diventa la base per un intervento da parte della scuola e anche della famiglia, ove ne abbia la forza e la consapevolezza, e per un'autoregolamentazione da parte dello studente».
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