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Giovedì 11 Marzo 2010
Terrore in casa a Campione:
ma i banditi finiscono in manette
Tremenda esperienza per un dipendente del Casinò, aggredito da una gang di rumeni che però i carabinieri riescono a neutralizzare
Questa la terribile esperienza che ha visto protagonista un dipendente del casinò di Campione d'Italia, 48 anni, rapinato nella sua abitazione da un commando composto da cinque stranieri. Quattro di loro, tutti di nazionalità rumena, sono stati arrestati dai carabinieri della tenenza di Campione che, al termine di un'indagine con tempi serrati, sono riusciti a risalire all'identità di tutto il gruppo (uno di loro, l'unico riuscito a dileguarsi, è tuttora ricercato).
Da quanto è stato possibile ricostruire, il gruppo ha studiato nel dettaglio il colpo, non si è trattato di un'aggressione estemporanea: secondo i militari i cinque avevano studiato le abitudini della vittima e, uno di loro, nelle scorse settimane aveva anche lavorato all'interno della sua abitazione come muratore.
L'altra notte, l'uomo aveva concluso il suo turno di lavoro al casinò ed era rientrato nell'appartamento, una casa in centro a Campione. Alle 2,30 avevano bussato alla sua porta e il proprietario aveva aperto, si era fidato e ha pagato a caro prezzo questo atteggiamento: due uomini, con il volto scoperto, lo hanno subito immobilizzato. Dopo averlo legato su una sedia con un filo elettrico, gli hanno messo in bocca un lembo del copridivano e lo hanno bendato: nella casa sono poi entrati altri tre complici. Il commando, oltre a picchiare in volto la vittima e poi a dileguarsi, si è appropriato di tutto ciò che aveva un valore: sette orologi (uno un Rolex), denaro e la carta di credito. L'uomo, dopo circa mezz'ora, si era liberato da solo e aveva chiamato il 112. Il capitano Salvatore Pignatelli e i suoi uomini avevano subito raccolto la testimonianza della vittima, che aveva descritto come un'inflessione rumena il modo che avevano di parlare i suoi aggressori. Gli ingressi al casinò e le immagini della sorveglianza avevano permesso di accertare che due giovani, incensurati e di nazionalità rumena, erano stati nella casa da gioco quella sera e la pista si è rivelata subito quella giusta: 12 ore dopo erano stati arrestati a Cusano Milanino, dove è stata ritrovata la carta di credito e parte della refurtiva. Il resto del commando, composto da uomini con precedenti per furto e rapina, è stato intercettato a Torino in un albergo, uno di loro è fuggito mentre gli altri due sono stati arrestati con sette orologi e i soldi.
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