Frontalieri, ecco il chiarimento:
il "secondo pilastro" in salvo

Una circolare pubblicata sul sito dell'Agenzia delle entrate ha messo finalmente la parola fine alla tribolata vicenda del monitoraggio fiscale per i lavoratori frontalieri

Una circolare pubblicata sul sito dell'Agenzia delle entrate ha messo finalmente la parola fine alla tribolata vicenda del monitoraggio fiscale per i lavoratori frontalieri. Il secondo pilastro, parte integrante della pensione di ogni lavoratore impegnato oltre frontiera, non sarà oggetto del monitoraggio fiscale e non dovrà comparire in alcuna dichiarazione fiscale in Italia. «Proprio così - assicura Roberta Sfardini, direttrice del Caaf Cgil di Como (centro assistenza fiscale) - . La circolare 11/E dell'Agenzia delle entrate chiarisce un esito della situazione che, per quanto ci riguarda, avevamo già dato per certa da tempo, senza allarmare i frontalieri come invece hanno fatto altri nel corso delle ultime settimane. Ora si pone il problema di sanare gli anni pregressi entro il 30 aprile: in provincia di Como ci sono ben 17 mila frontalieri e non sarà per nulla facile gestire un numero così alto in contemporanea con la campagna fiscale». Con soli 21 euro ogni lavoratore ed ex lavoratore con trascorsi in Svizzera - questa è la novità - potrà regolarizzare la propria posizione nei confronti del fisco italiano: « La sanzione di 21 euro riguarda la mancata compilazione del quadro RW anche per gli anni pregressi e noi, considerata la modesta entità, consigliamo la sanatoria a tutti i lavoratori, anche a coloro che vantavano un saldo al di sotto dei 10 mila euro al 31 dicembre 2008 - afferma Sfardini - . Negli anni a venire occorrerà dichiarare il saldo e le movimentazioni dei conti correnti al di sopra dei 10 mila euro e verranno assoggettati a tassazione solo gli eventuali interessi prodotti da conti correnti o disponibilità detenute all'estero».

© RIPRODUZIONE RISERVATA