Franco alto e benzina cara
Sorridono i distributori comaschi

Franco svizzero superstar a 1,431 contro euro: i salari dei frontalieri recuperano 105 euro ogni mille franchi, rispetto all'anno scorso e la differenza di prezzo della benzina tra Como e il Canton Ticino è azzerata. Ieri, mediamente, un litro di benzina oltreconfine valeva 1 euro e 189 millesimi

COMO - Franco svizzero superstar a 1,431 contro euro: i salari dei frontalieri recuperano 105 euro ogni mille franchi, rispetto all'anno scorso e la differenza di prezzo della benzina tra Como e il Canton Ticino è azzerata. Ieri, mediamente, un litro di benzina oltreconfine valeva 1 euro e 189 millesimi. In Italia,in particolare nel comasco, veleggiava tra i 1,370 e 1,390 euro. La carta benzina per i residenti entro dieci chilometri dalla fascia di frontiera era inchiodata allo sconto di 0,18 centesimi il litro e fino a 20 chilometri, a 0,10 centesimi, come da dieci anni a questa parte. La convenienza è dunque ridotta a qualche centesimo, annullato dal percorso e tutto questo grazie al “franco sparato” come dicono nelle zone di confine e all'euro in difficoltà.

«Poteva succedere ed è successo - osserva Flavio Fertonani, coordinatore dei gestori degli impianti di carburante Confesercenti - Da un anno e mezzo, ormai, abbiamo chiesto alla Regione di rendere flessibile lo sconto - benzina ai residenti, allineando il prezzo con quello del Canton Ticino. In questo modo, nel caso in cui la benzina ticinese non fosse più competitiva, la Regione avrebbe ottenuto un risparmio, da accantonare per quando sarebbe tornata conveniente in Ticino». A marzo dell'anno scorso, è uscito il decreto del Ministero dell'Economia che autorizzava la Regione a rivedere il sistema della carta sconto e l'allineamento dei prezzi era al primo punto. Da allora, non si è più mosso niente e adesso, secondo i conti, attuali e in previsione, basterebbe uno sconto di 0,15 il litro in prima fascia, per esempio, per trattenere in Italia i serbatoi vuoti e riempirli, benchè “riempire” sia una parola grossa, perché con la crisi economica, c'è chi fa cinque euro di benzina e alla terza settimana del mese, non va più in giro in macchina.

In ogni caso, su ogni litro, un euro va allo Stato: se gli automobilisti fanno il pieno di là, è un euro perso dal nostro Erario. Ma finora, neppure le argomentazioni fiscali hanno fatto leva e se la carta sconto rischiava di saltare perché non c'erano più fondi, adesso, è tra color che sono sospesi. E chissà come si mangiano le mani coloro che non avevano creduto alla ripresa del franco e non ne hanno comprati. Non c'era motivo: le banche svizzere erano nell'occhio del ciclone finanziario, era in corso la grande operazione sullo Scudo Fiscale che avrebbe fatto emergere 85 - 90 miliardi di euro, mettendo tutti contro tutti, tra Italia e Svizzera, Fiscovelox, spy stories, riciclaggio, corrieri, frontalieri. Rimaneva un mito, la benzina. Sgretolato anche quello.

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