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Martedì 30 Marzo 2010
Altre minacce al distributore
"Via le lucciole o sono guai"
È una situazione davvero preoccupante, alla stazione di servizio Tamoil di Mariano Comense, lungo la Novedratese. Dopo le telefonate di minatorie di e il vandalismo subìto, con la vetrina dell'ufficio presa a mazzate, si sperava che gli atti intimidatori nei confronti dei titolari della stazione di servizio potessero concludersi. Ma così non è stato
È una situazione davvero preoccupante, alla stazione di servizio Tamoil di Mariano Comense, lungo la Novedratese, a poca distanza dal ponte del Lottolo. Dopo le telefonate di minatorie di dieci giorni fa e il vandalismo subìto, con la vetrina dell'ufficio presa a mazzate, si sperava che gli atti intimidatori nei confronti dei titolari della stazione di servizio potessero concludersi. Ma così non è stato. Proprio ieri, infatti, nel giro di pochi istanti, sono arrivate ben due telefonate, attorno alle 18. «Come anche nell'altra occasione - ha spiegato il gestore - era una voce maschile, che parlava bene in italiano. Mi ha detto che se non fossero sparite le prostitute dal piazzale del mio distributore entro sabato, sarebbe successo qualcosa di ancora più grave rispetto all'ultima volta». Due telefonate molto simili a quella che aveva ricevuto non più tardi di dieci giorni fa, e alla quale era seguito "l'attentato" a suon di mazzate contro la vetrata dell'ufficio. «Questa volta - ha raccontato il titolare - ho provato a spiegare che io non c'entro nulla, con le prostitute, e che non ci posso fare assolutamente nulla. Ma dall'altra parte non mi hanno risposto».
Il titolare della pompa di carburante è amareggiato, ma non demorde. Anzi. «Anche in questa occasione ho chiamato i carabinieri di Mariano Comense, per segnalare l'accaduto». E oggi verrà presentata la formale denuncia. «In ogni caso - spiega ancora il benzinaio - potenzierò il sistema di videosorveglianza e consegnerò le immagini ai caraibinieri, in modo tale da avere qualche elemento in più per le indagini».
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