Piscina: torna la finanza
E Mariano chiede chiarezza

La struttura intercomunale di Giussano - cui sono legati anche i comuni di Arosio e Carugo - finisce ancora una volta nell'occhio del ciclone. L'assessore Alberti: vogliamo essere informati sulle contestazioni

MARIANO La piscina intercomunale di Giussano - cui sono legati anche i comuni di Mariano, Arosio e Carugo - finisce ancora una volta nell'occhio del ciclone. Gli uomini della Guardia di Finanza nei giorni scorsi sarebbero andati a bussare all'ufficio sport del municipio giussanese e anche se nessuno conferma il motivo della visita delle Fiamme Gialle, indiscrezioni ricollegano il fatto all'inchiesta dello scorso gennaio durante la quale la tenenza di Seregno ha contestato alla Turra Aquasport Srl, società bresciana che gestisce l'impianto, una presunta evasione fiscale di 400 mila euro per 78mila scontrini non emessi relativi agli ingressi al parco estivo.
La notizia ha colto di sorpresa l'assessore allo sport marianese Giovanni Alberti: «Non sapevamo di questo ulteriore sviluppo – dichiara – e per il momento da noi nessuno è venuto a chiedere alcuna documentazione. Se anche dovesse accadere, però, non ci sono problemi perché siamo disponibilissimi a fornire tutte le carte relative all'acquisto dei nostri pacchetti-ingresso che dobbiamo garantire come quota di partecipazione in base alla convenzione. D'altra parte è logico che la Guardia di Finanza sia andata a chiedere spiegazioni al comune di Giussano in quanto ente capofila: noi, come Mariano, non abbiamo rapporti diretti con la società privata che gestisce l'impianto». La vicenda, però, non ha certo fatto piacere: «Su questa inchiesta – prosegue Alberti – gli amministratori dei quattro comuni vogliono vederci chiaro. Nelle scorse settimane abbiamo già avuto un incontro con i referenti della Turra Aquasport, ma l'aspetto specifico non è stato approfondito visto che sono ancora in corso degli accertamenti. Noi, però, vogliamo capire in che circostanza precisa è stata contestata la mancata emissione degli scontrini fiscali».
Il timore, infatti, è che possano essere state coinvolte anche le fasce orarie sfruttate dalle amministrazioni comunali per i tanto contestati pacchetti-ingresso. Un aspetto di cui, proprio nei giorni scorsi si era lamentato anche l'assessore allo sport di Carugo, Franco Sironi, mentre diversa è la posizione di  Arosio in quanto dalle loro casse pubbliche non esce un euro.

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