Parte il salone del mobile
con 130 imprese comasche

CANTU' Di fronte al calo dei fatturati, il settore dell'arredo risponde calando i prezzi, e raccogliendo la sfida per riuscire a mantenere, in un compromesso che richiede abilità e ricerca dell'innovazione, l'alta qualità del prodotto. Alta, altissima, come l'aspettativa nei confronti della 49° edizione del Salone internazionale del mobile su cui si alzerà il sipario martedì - fino a lunedì - al polo fieristico di Rho-Pero. Vetrina irrinunciabile, dove cogliere nuovi segnali di stile nel campo del design e, soprattutto, nuovi segnali di vita da un mercato piegato dalla crisi. I dati, nonostante ci si approcci alla sei giorni più importante dedicata all'arredo, e non certo solo a livello italiano, sono lì a provarlo: il fatturato 2009 per il settore è calato del 18,2% scendendo a 32,4 miliardi di euro. E nonostante le previsioni dei mesi scorsi facessero temere un saldo persino peggiore, non si tratta certo di numeri incoraggianti. L'anno passato le esportazioni, che rappresentano un terzo del fatturato, sono crollate del 21,9% rispetto ai dodici mesi precedenti, e i consumi interni sono calati del 16,8%. Giù anche le importazioni (-19,1%) e sconfortanti le cifre relative al dato occupazionale, con 1.800 aziende che hanno chiuso i battenti e il 3% degli addetti del comparto - 12.700 - rimasti senza lavoro.
La vetrina del Salone milanese resta un appuntamento al quale non ci si può permettere di rinunciare e ci si prepara con parecchie aspettative e ottimismo di rigore. Gli espositori presenti, persino più numerosi delle edizioni passate, saranno 2.499, che avranno a disposizione oltre 210 mila metri quadrati di superficie espositiva. Senza contare la variegata miriade di appuntamenti a corollario della kermesse, dal Fuorisalone a eventi che coinvolgeranno tutta Milano, tra Villa Reale, Brera e la Triennale. Parola d'ordine, dopo l'ubriacatura di ricercatezza e lusso con la quale si andava alla conquista dei mercati emergenti negli anni scorsi, ridurre i prezzi. Anche se la parola sembra tabù, si punta sul low cost, o meglio sul low budget su cui possono contare famiglie e - sempre più numerosi - single per arredare casa senza spendere una fortuna. Anche perché in pochi, ormai, l'hanno a disposizione. «Tra gli espositori - spiega il presidente di Federlegno-Arredo, Rosario Messina - c'è una grandissima attenzione al prezzo, quindi ci saranno magari meno eccessi rispetto agli anni scorsi, ma la qualità non è in discussione». Il drappello delle aziende della provincia di Como che parteciperanno al Salone del mobile è come sempre nutrito, con oltre 130 espositori, e la parte del leone, da prassi, tocca al Canturino e al Marianese. Dalla sola Cantù, non per niente la Città del mobile, è in partenza una trentina di ditte, la maggior pare delle quali con esperienze decennali tra gli stand della fiera. Pronte, in gran spolvero - come tutti i partecipanti del resto, che in questa manciata di giorni investono le speranze dell'annata commerciale - e con nuovi prodotti progettati e studiati durante l'anno per fare il proprio esordio su questa ribalta internazionale. Presente all'appello anche la collettiva promossa dal Centro legno arredo Milano Style, alla 13° edizione, che coinvolge 23 realtà specializzate nella realizzazione di arredi in stile. E molte anche le aziende del Marianese, con Cabiate che spicca forte delle oltre 25 aziende presenti, per un Comune di poco più di 7.200 abitanti. Il Salone del mobile è in programma da martedì a lunedì, dalle 9.30 alle 18.30, e domenica sarà aperto anche al pubblico. 

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