Como, maggioranza alla deriva
Il PdL fa saltare il consiglio

Sei assenze nei banchi del Popolo della libertà fanno mancare il numero legale ed evitare la votazione sull'azzeramento del consiglio di amministrazione della Ca' d'Industria

COMO - La maggioranza a Palazzo Cernezzi è una navicella in balia delle onde. Continua a imbarcare acqua e il sindaco traballa paurosamente. Due sere fa, l'ultimo episodio emblematico: gli esponenti del Pdl hanno abbandonato il consiglio comunale per far mancare il numero legale ed evitare così una votazione che li avrebbe visti uscire sconfitti. Complici le 6 assenze tra i banchi del Pdl e – soprattutto – il mancato accordo tra il partito di Bruni e gli altri gruppi di maggioranza (Lega Nord e Liberi per Como), le opposizioni sarebbero infatti riuscite ad approvare il documento in discussione. Si trattava di un emendamento presentato da Donato Supino (Rifondazione) per chiedere l'azzeramento del consiglio d'amministrazione della Ca' d'Industria, da settimane al centro di polemiche legate alla decisione di esternalizzare il servizio cucina. Ma, al di là del caso specifico, quanto accaduto nella notte tra giovedì e ieri ha evidenziato ancora i gravi problemi che affliggono la maggioranza, tra spaccature all'interno del Pdl (gli esponenti dell'ala liberal hanno votato a favore della prosecuzione a oltranza della seduta, il resto del partito ha detto no) e rapporti gelidi tra alleati (i consiglieri della Lega e di Liberi per Como sono rimasti in aula, mentre il Pdl al completo se ne andava). Difficoltà che i leghisti ammettono senza giri di parole: «La politica che abbiamo in mente non è certo quella andata in scena nell'ultimo consiglio, scappando dall'aula non si risolve nulla - tuona l'assessore Maurizio Faverio - Ho visto scene da pelle d'oca, di fronte ai lavoratori della Ca' d'Industria è stata fatta una figuraccia indegna». E ancora: «Con il Pdl si è creata una situazione di disagio crescente, si lavora male e non è certo questo il clima che ci aspettavamo dopo le elezioni. La Lega fa parte della maggioranza ed è pronta a lavorare in modo serio, ma se altri continuano con i giochetti e le ripicche noi non ci stiamo».

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