Muro, meno soldi ai dirigenti
Il sindaco congela i premi

Nonostante lo scandalo del muro sul lungolago, il responsabile del procedimento Antonio Ferro e il direttore dei lavori Antonio Viola avevano ricevuto una voto molto alto dal Nucleo di valutazione, che ogni anno analizza l'operato dei dirigenti del Comune

COMO - I premi per i responsabili del cantiere delle paratie? Prima ridotti e poi “congelati” fino a lunedì prossimo, quando l'argomento approderà sul tavolo della giunta di Palazzo Cernezzi. Nonostante lo scandalo del muro sul lungolago, il responsabile del procedimento Antonio Ferro e il direttore dei lavori Antonio Viola avevano ricevuto una voto molto alto dal Nucleo di valutazione, che ogni anno analizza l'operato dei dirigenti del Comune. Il punteggio avrebbe fruttato ai tecnici circa 16mila euro a testa, in aggiunta alla normale retribuzione e all'indennità di posizione, ma le polemiche delle ultime settimane devono aver convinto il sindaco Stefano Bruni a innestare la retromarcia.

Il primo cittadino, infatti, contrariamente alle previsioni, domani non firmerà il decreto che ufficializza i premi ai vari dirigenti comunali e prenderà tempo, per poi sottoporre il documento al vaglio dell'esecutivo, lunedì prossimo. Non solo. Lo stesso Bruni ieri ha spiegato di aver appena assegnato a Viola e Ferro un voto che, unito a quello deciso dal direttore generale Nunzio Fabiano, farà diminuire l'entità del premio: «Ai dirigenti vengono assegnati degli obiettivi a inizio anno - ha ricordato Bruni - e a ogni obiettivo si dà un certo valore, a seconda dell'importanza. Alla fine, il Nucleo di valutazione certifica se e come sono stati raggiunti gli obiettivi. A questo giudizio si aggiunge la valutazione del direttore generale e la mia e la sommatoria di questi tre elementi, con un calcolo complicatissimo, produce il voto finale».

Viola e Ferro figuravano quindi solo provvisoriamente al primo posto nella classifica dei dirigenti di Palazzo Cernezzi: «C'era un dato parziale - ha chiarito il sindaco - e ora evidentemente è in atto una revisione legata al voto attribuito dal direttore generale e dal sindaco. Io, in effetti, ai due dirigenti ho dato una valutazione sensibilmente più bassa rispetto all'anno scorso, un 25% in meno. Il mio voto è passato da 1,2 a 1 (il minimo è 0,7 e il massimo 1,3, ndr). I premi variano in base alle fasce in cui ci si posiziona a seconda del voto ed è possibile che la mia valutazione e quella del direttore generale abbiano fatto andare Viola e Ferro in una fascia più bassa». Sul tema, come emerso già lunedì sera in consiglio comunale, il malumore all'interno del Pdl è forte, tanto che l'ala liberal del partito sta predisponendo un ordine del giorno per stigmatizzare la scelta di assegnare ai due dirigenti, nonostante lo scandalo del muro, un premio per il lavoro svolto nel 2009: «So che è in fase di elaborazione un documento - ha detto Bruni - Se, come mi hanno riferito, servirà a chiedere di prestare massima attenzione nell'attribuire i premi di risultato, va bene».

I proponenti potrebbero presentare l'ordine del giorno già in occasione del consiglio di domani sera, dedicato nuovamente al bilancio: «Spero che non servano otto sedute per approvare il bilancio, ma ogni consigliere ha mezz'ora di tempo e il rischio è che si prosegua all'infinito - ha commentato al riguardo Bruni - Sento parlare di amministrazione immobile, invece è il regolamento comunale che crea problemi. Con questi meccanismi tutto diventa difficile».

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