"Villa Geno, chiarezza sui conti:
9 anni e non un euro d'affitto"

I conti di Villa Margherita, cioè il ristorante in fondo a Villa Geno finiscono sotto la lente di ingrandimento del consiglio comunale. L'immobile è infatti di proprietà di Palazzo Cernezzi e i due consiglieri di Lista per Como Roberta Marzorati e Mario Molteni hanno depositato una richiesta di chiarimenti al sindaco Stefano Bruni

COMO - I conti di Villa Margherita, cioè il ristorante in fondo a Villa Geno finiscono sotto la lente di ingrandimento del consiglio comunale. L'immobile è infatti di proprietà di Palazzo Cernezzi e i due consiglieri di Lista per Como Roberta Marzorati e Mario Molteni hanno depositato una richiesta di chiarimenti al sindaco Stefano Bruni. Nel dettaglio i due consiglieri chiedono spiegazioni sull'aumento dei costi per lavori eseguiti dalla cooperativa che si è aggiudicata il bando nel 2000 e che vengono via via scalati dall'affitto. «Inizialmente - spiega Marzorati - erano previste spese per la ristrutturazione pari a circa 568mila euro. La cifra, con l'aggiunta di altri interventi, alcuni richiesti al Comune come previsto dal bando e altri no, è arrivata a un milione e 494mila 375 euro. In pratica quasi il triplo di quella iniziale e significa anche che, ad oggi, la cooperativa Cabella non ha versato nemmeno un euro d'affitto all'amministrazione che sta ancora pagando i lavori».
Nel documento inviato a Bruni si legge: «Il dirigente del settore edilizia pubblica nel 2006 rimetteva al settore patrimonio l'opportunità di accogliere una serie di voci di spesa, dal momento che il giudizio tecnico non può che limitarsi alla verifica di esecuzione e di congruità, e che il settore patrimonio, nel 2007, rispondeva con la proposta di riconoscere, vista la relazione trasmessa nel 2006 dall'ufficio tecnico (e, pur non avendo elementi per discernere gli interventi indispensabili da quelli non indispensabili ma accrescitivi del valore dell'immobile o quelli meramente funzionali all'attivista svolta e quindi non posto nelle condizioni di verificare l'eventuale riconoscibilità delle spese sostenute in eccesso a quelle già valutate dal collaudatore), una somma complessiva di un milione e 399mila euro da riconoscersi a fronte di un milione 821mila euro». La giunta del 7 febbraio del 2007 ha riconosciuto spese per un milione 494mila euro da scomputarsi sul canone pari a «un milione 40mila euro oltre alla somma di 453mila euro, relativa ad interventi sull'immobile preventivati ma non previsti nell'atto di concessione». Da qui la richiesta di chiarimenti a Palazzo Cernezzi. Il contratto tra l'amministrazione e i gestori del ristorante ha una durata di 18 anni. Nei primi nove non è stato corrisposto alcun canone d'affitto che avrebbe dovuto essere pari a un milione 380mila euro, ma i lavori eseguiti come detto sono superiori (un milione 494mila euro). Nel 2010 verranno versati i primi soldi.

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