Como: il lago sale ancora
Cresce il rischio esondazione

Si poteva prevedere che dopo otto anni stabili, il lago sarebbe tornato a gonfiarsi e a minacciare Como? Senza la regolazione praticata dal Consorzio dell'Adda, anche per salvaguardare il cantiere delle paratie, sarebbe esondato o si sarebbe pressoché prosciugato. Invece, ha fatto giudizio, ma di fronte alla crescita di questi giorni, serpeggiano le prime polemiche

COMO A metà pomeriggio di martedì, il lago era al 70% della risalita verso il limite d'esondazione. L'idrometro presso la Navigazione segnava un'altezza di 84 centimetri, venti in più rispetto alla stessa ora di lunedì, trenta milioni di metri cubi d'acqua in saldo tra l'entrata e l'uscita in un giorno e il Consorzio dell'Adda si premurava di informare che le paratoie di Olginate sono completamente aperte. Ma smaltivano 500 metri cubi d'acqua al secondo contro gli 800 in entrata con l'Adda e tutti i suoi affluenti e non sono certo le precipitazioni su Como ad ingrossare il volume, ma quelle su tutte le Prealpi e le Alpi, coperte di neve fresca oltre i 2.000 metri. Neve di maggio e nuovo allarme della centrale operativa presso la Protezione civile regionale: «Ancora pioggia e vento forte fino a giovedì 6 maggio su tutta la Lombardia - è il testo - Ribadito l'avviso di criticità per rischio idrogeologico e idraulico, temporali forti e vento forte. L'estesa circolazione depressionaria che sta interessando la Regione manterrà condizioni perturbate. Si invitano i presidii territoriali a prestare attenzione ed un'adeguata attività di presidio e di sorveglianza». Ma l'acqua non la ferma nessuno. Acqua che si sta facendo beffa dei tanti che hanno parlato di siccità perdurante fino alla prossima glaciazione e invece gli inverni sono tornati freddi e le primavere piovose. Si poteva prevedere che dopo otto anni stabili, il lago sarebbe tornato a gonfiarsi e a minacciare Como? Senza la regolazione praticata dal Consorzio dell'Adda, anche per salvaguardare il cantiere delle paratie, sarebbe esondato o si sarebbe pressoché prosciugato. Invece, ha fatto giudizio, ma di fronte alla crescita di queste ore, serpeggiano le prime polemiche: il Consorzio ha un modello gestionale in grado di prevedere gli afflussi fino a 10 giorni prima. Le paratie di Olginate sono state aperte completamente dalla mezzanotte di martedì, le piogge sono cominciate sabato e le previsioni da giorni indicano perturbazioni prolungate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA