Bruni sulla movida:
starò con i residenti

Como, il sindaco avverte: «La nostra proposta va incontro anche agli operatori. In caso contrario vuol dire arrivare a una situazione peggiore, con una guerra tra due fronti contrapposti. L'ordinanza prova a mediare ed è ragionevole. Se va fatta la guerra, io sto dalla parte dei cittadini»

COMO L'ordinanza con cui l'amministrazione comunale vuol chiudere i locali a mezzanotte consentendo deroghe ai gestori che garantiranno il controllo dell'esterno evitando disagi ai residenti, è ancora ai primi posti dell'agenda del sindaco StefanoBruni. Il suo obiettivo era quello di discuterla dopo l'approvazione del bilancio, ma vista la pioggia di emendamenti il rischio è che si arrivi a giugno con la stagione della movida avviata. Ad ogni modo Bruni anche ieri ha ribadito che «qualcosa va fatto» anche perché sulla sua scrivania ci sono segnalazioni che riguardano 20 locali diversi: da via Diaz a via Grossi, da via Milano all'intera città murata. «La nostra proposta - ha detto - va incontro anche agli operatori. In caso contrario vuol dire arrivare a una situazione peggiore, con una guerra tra due fronti contrapposti. L'ordinanza prova a mediare ed è ragionevole. Se va fatta la guerra, io sto con i residenti». Lo scontro tra gestori dei locali e amministrazione prosegue anche sul fronte tavolini e spazi pubblici. Confcommercio ha scritto al Comune per chiedere un incontro per «poter condividere l'analisi critica e costruttiva degli indirizzi, senza sterili contrapposizioni». Ma aggiunge anche che «nella media dei casi verificati, gli attuali arredi usati possano essere ritenuti già adeguati e coerenti con gli indirizzi comunali in tema di regolamentazione dell'arredo urbano nelle occupazioni di suolo pubblico». I commercianti si erano riuniti pochi giorni fa contestando duramente le richieste dell'amministrazione comunale. L'associazione ha aperto anche uno sportello perché sono in aumento «i contenziosi sull'interpretazione di alcune tipologie degli oggetti di arredo come ombrelloni, tende, tavoli e sedie, fioriere e vasi, ecc».

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