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Sabato 08 Maggio 2010
Veleni sulla casa di riposo
I "corvi" mandano fax
Mariano: nel mirino la Fondazione Porta Spinola. Un messaggio anonimo attribuisce la ragione del recente aumento delle rette (passate da 59 a 62 euro giornaliere) alla necessità di ripianare il buco generato dal ricovero di un anziano proveniente dalla provincia di Napoli che sarebbe passato davanti ai nonnini locali in lista d'attesa
La vicenda che ha scatenato tanto livore è questa: una signora abitante a Mariano da 30 anni, ha chiesto che suo padre, residente nella provincia di Napoli, fosse ricoverato al Porta Spinola. Dopo aver formalizzato la richiesta, in Fondazione si è liberato un posto: «Prima abbiamo chiesto a tutti i marianesi in lista d'attesa - spiega la presidente Minerva -, ma nessuno ha voluto il ricovero e solo a quel punto abbiamo evaso la richiesta della signora perché il regolamento ammette che possano essere accolti anche i parenti dei residenti. L'errore che ho commesso, e di cui me ne sono assunta la responsabilità piena, è stato il non approfondire che il congiunto dovesse risiedere in Lombardia e non in un'altra regione come invece era in quel momento. Il Pirellone, quindi, non ci ha riconosciuto la parte di retta relativa all'accreditamento che comunque è stata interamente versata, dal 20 novembre al 20 dicembre, dalla cittadina che ha pagato la retta intera di 106,50 euro giornaliere. Nel frattempo l'Asl di Napoli ha riconosciuto di doversi accollare la spesa di accreditamento e ci salderà quanto dovuto e l'anziano ora è residente a Mariano. Preciso che la Fondazione non ha perso un euro e che non sono stati lesi i diritti di nessuno».
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