Pausa pranzo tra tic e manie
Turisti tirchi, a noi piace il buffet

Mezzogiorno a spasso per i bar, i ristoranti e i selfservice della città. Tra turisti che scelgono pizze per due e comaschi che mano i primi piatti, i mega toast e i panini. Fioriscono i kebab e le pizzerie al trancio

COMO - Il buffet del Top gourmet alle spalle del Duomo attira chi lavora in zona. Ai turisti, invece, piace sedersi dal Monti vista lago o da Piero vista Duomo. «La mia clientela è per il 90 per cento di turisti - dice infatti il titolare di Piero - e infatti di solito chiudo da gennaio a marzo anche per contenere i costi del personale.Ordinano primi (7-10 euro), secondi (dai 10 ai 18 della grigliata mista, filetto 16). Poi ho tre menù per chi vuole spendere meno uno da 15 e due da 25, uno di carne e uno di pesce. Tutto cucinato al momento, nessuno si lamenta per i prezzi». Nessuno si lamenta ma i turisti, che sono tornati da poche settimane ordinano sempre di meno.

Lo dicono anche dal Monti dove i tavolini sono strapieni: «Il volume è sempre quello di una volta, ma gli incassi no. Perché una volta chiedevano la coppa di gelato, adesso un caffè. Pensi che mi sono dovuto attrezzare per il take away. Arrivano i clienti degli alberghi e chiedono il cappuccino nei bicchieri di carta con la brioche o i panini da mangiare in albergo». Dal Monti un'insalata costa tra i 6-9 euro, primi a 7, panini 5 (tutti prezzi al tavolo). Al Molo il piatto unico costa 8 euro, lasagne e roast beef 8, crudo e bufala idem, ma i turisti fanno la coda per gelati e granite. All'Arte dolce Lyceum i turisti mangiano un po' di tutto, ma soprattutto «spaghetti». Anche al bar Vittoria dicono la stessa cosa: «I turisti spendono di meno, prendono un gelatino, guardano i prezzi e storcono il naso». Alla pescheria Guerci con ristoro del 1934 si può mangiare sushi sashimi o fritture di mare o tartare di tonno. Una porzione 8 euro e 50, ma si può spendere il doppio o la metà scegliendo il piatto. Al Greco i primi costano 4 euro e 30, i secondi 5,20, con contorno 6 e 50. Ci sono ragazzi che mangiano maccheroni con patatine. Da Lusita di via Boldoni vanno a ruba le briochine salate con prosciutto e i panini alle olive con il crudo. Prezzi dai 3 e 50 in su, maxi toast da 4. Al Bar la Quinta le turiste hanno davanti dei gran piatti di prosciutto e melone e insalate, ma si servono anche penne all'arrabbiata, gnocchi al pesto, fusilli o tortellone panna e prosciutto a 6 euro.

Alla sala da the Aida, in piazza san Fedele, c'è chi si accontenta di babà (un euro e 50), cannoli (2 euro) o sfogliatelle napoletane. Chi si siede invece ordina insalate o pasta (sui 6 euro). Al bar San Fedele i turisti vanno matti per i maxi toast a 3 euro e mezzo, ma ci sono anche pasta fresca a 5 euro, insalate 5-6 euro, piadine e panini a 3 e 50, bruschette a 5, vitello tonnato o cotolette a 5, tutti seduti al tavolo. All'Ariston bar i primi sono sui 7 euro e 50 , secondi di carne a 12 e 50, vitello tonnato (15 e 50). Si sale a 14 per i tagliolini con i gamberi freschi. Le insalate sono sui 4 euro e mezzo/5, con la bufala piatto unico 10 euro («Porzione gigante», assicura il titolare). Quattro euro i panini. «I turisti apprezzano e da quando è arrivato il sole stanno tornando», dice sempre il titolare. Al Pepe nero c'è profumo di pizza e infatti la pizza va per la maggiore. «Si va dai 5 euro e 50 ai 7 e 50 della pizza al prosciutto, ma c'è anche chi ordina primi o secondi, o insalate», dice il titolare. Dal Bolla pranzano turisti e comaschi. «Ma i turisti non vogliono spendere tanto, prendono una pizza in due, stanno attenti ai prezzi. Da noi un panino costa 4 euro, la pizza 5, piadina 4 e 50, mega insalatona 6 euro. Tutto servito al tavolo, s'intende». C'è chi mangia un trancio di pizza in piedi dal panettiere, chi prende le patatine fritte a mercato e chi si siede ai tavolini del bar Carducci o al Sunshine di via Odescalchi. Da Castiglioni c'è chi ordina al banco e consuma al sacco e chi si siede nei tavolini e ordina il menù, che si trova anche on line. Kebab ogni tre passi e pizza al trancio negli spazi in mezzo. In pausa pranzo a Como basta aver fame.
Anna Savini

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