All'improvviso, l'estate
E Como fa il pieno di turisti

In coda sul lungolago con il termometro sul cruscotto che segna 30 gradi e mezzo. All'accaldato automobilista verrebbe voglia di maledire il sole cocente, ma poi, ripensando ai recenti nubifragi e alle nevicate di un inverno che rimarrà negli annali, mette il freno alla lingua

COMO - In coda sul lungolago con il termometro sul cruscotto che segna 30 gradi e mezzo. All'accaldato automobilista verrebbe voglia di maledire il sole cocente, ma poi, ripensando ai recenti nubifragi e alle nevicate di un inverno che rimarrà negli annali, mette il freno alla lingua.
L'anticipo d'estate ha inevitabilmente portato con sé anche qualche effetto collaterale indesiderato, ovvero code nel primo pomeriggio sulle principali vie d'accesso alla città e rallentamenti per tutta la giornata lungo il girone. Ma, nel complesso, il sole ha scaldato la domenica non soltanto dal punto di vista climatico: del suo influsso hanno beneficiato anche le attività economiche legate al turismo, allo svago e alla cultura. Per molti, infatti, è stata una domenica all'insegna del turismo culturale. Lo dimostra il dato dei visitatori alla mostra di Rubens: domenica sera ha toccato quota 40mila, con quasi duemila biglietti staccati in un solo giorno. «È un numero di assoluto rilievo - sottolinea l'assessore e curatore Sergio Gaddi -. Abbiamo già doppiato il risultato medio di una buona esposizione italiana, che di solito si ferma attorno ai 20mila». Forte anche a Villa Olmo, come negli alberghi, la presenza di stranieri. «Finora rappresentano il 10% del totale - sottolinea Gaddi -. Ma, scorrendo il registro con le firme dei visitatori, si vede che sono rappresentante anche tutte le regioni d'Italia. E molti sono venuti appositamente per vedere la mostra. In ogni caso, la campagna promozionale legata all'esposizione di Rubens è sicuramente lo spot più forte di cui abbia beneficiato Como negli ultimi tempi». Come le rassegne di Villa Olmo stiano sempre più entrando tra gli appuntamenti da non perdere per gli amanti dell'arte, e della cultura in genere, lo conferma anche il successo degli eventi collaterali. «Sorprendente il risultato dello spettacolo teatrale su don Chisciotte, andato in scena in concomitanza con la finale di Champions League - rimarca Gaddi -. In sala c'erano 150 persone». Insomma, un'autentica vittoria contro i mulini a vento per lo strampalato cavaliere creato da Cervantes. Per la cronaca, Gaddi non ha visto né lo spettacolo né la partita tra l'Inter e il Bayern Monaco. «Mi sono sacrificato - dice - per portare un gruppo a vedere la mostra. Ne faceva parte anche la vedova di Funari».
Mai come domenica pomeriggio il centro di Como è apparso multietnico, con il mercatino «Assaggi di mondo» in piazza Cavour, animato da musiche africane e tradizioni giapponesi, e quello di prodotti enogastronomici francesi ai giardini a lago. Sulla passeggiata vista cantiere delle paratie sciamavano persone di ogni colore, e qua e là se ne notavano alcune, anche non italiane, con la maglia dell'Inter fresca campione d'Europa. Presi d'assalto battelli e funicolare. Quest'ultima nel tardo pomeriggio ha fornito il dato ufficiale di giornata: ben 2.600 persone sono salite a Brunate.
Pietro Berra

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