Ca' d'Industria: rivolta dei nonni
per la carne servita a tavola

Como: ancora tensioni e proteste. i. All'ora di pranzo, stando alle testimonianze di chi era presente, sarebbe stata servita carne «maleodorante», giudicata da molti «immangiabile». Il caso è finito anche in consiglio comunale

COMO Ancora tensioni e proteste in Ca' d'Industria. Questa volta, però, ad alzare la voce non sono stati i lavoratori, ma gli stessi ospiti. E al centro dell'attenzione è finita la qualità del cibo portato in tavola. Quanto accaduto due giorni fa a Villa Celesia, in particolare, ha fatto esplodere la rabbia degli anziani e dei loro parenti. All'ora di pranzo, stando alle testimonianze di chi era presente, sarebbe stata servita carne «maleodorante», giudicata da molti «immangiabile». L'episodio ha scatenato una specie di rivolta nella casa albergo di via Bignanico, c'è stato persino chi ha minacciato di chiamare i Nas, mentre altri hanno immediatamente chiesto l'intervento dei responsabili di Ca' d'Industria. E sono appositamente arrivati da Milano anche alcuni rappresentanti della Fms, la società che si è aggiudicata il contestato appalto per la gestione del servizio cucina. Il caso, peraltro, è approdato in consiglio comunale, con il consigliere Bruno Magatti (Paco) che ha stigmatizzato l'accaduto, chiedendo che si costituisca quanto prima la prevista commissione di controllo composta da ospiti, familiari e lavoratori. Il presidente di Ca' d'Industria, Domenico Pellegrino, conferma che «ci sono state delle lamentele», ma minimizza: «Probabilmente la carne non era ben cotta, ricordo però che i cuochi sono rimasti gli stessi anche dopo l'esternalizzazione del servizio. In ogni caso noi manteniamo sempre alta la guardia, l'attenzione sul fronte della qualità è massima».
Sul fatto che qualcosa non sia andato per il verso giusto, giovedì a mezzogiorno, ci sono comunque pochi dubbi. L'odore delle costine preparate per gli ospiti ha disgustato i presenti e, una volta giunti sul posto, gli stessi responsabili di Ca' d'Industria avrebbero espresso più di una perplessità. Da Milano, come detto, sono stati chiamati a rapporto anche i dirigenti della Fms. Non sono arrivati, invece, i Nas, ma soltanto perché gli ospiti – uno di loro aveva già in mano un bigliettino con il numero di telefono – si sono convinti a soprassedere. «Ma - hanno detto - sarà l'ultima volta». Le polemiche sulla qualità del cibo servito nelle strutture della casa di riposo, peraltro, sono già state sollevate a più riprese dai familiari degli anziani e dai consiglieri comunali di minoranza, che parlano da tempo di un peggioramento scattato proprio dopo l'affidamento del servizio di preparazione pasti a una società esterna. «Mi hanno riferito che oggi (giovedì, ndr), a Villa Celesia, sono state portate in tavola delle costine, cosa che già mi lascia a dir poco perplesso - ha sottolineato Bruno Magatti nell'aula di Palazzo Cernezzi - Ma erano costine talmente maleodoranti che c'è stata una rivolta. Sono stati chiamati i rappresentanti di Ca' d'Industria, che hanno raggiunto la struttura e non hanno fatto altro che constatare il problema. Poi hanno chiamato i rappresentanti della società che fornisce il servizio e anche loro hanno verificato». Magatti ha aggiunto un ulteriore dettaglio: «Questo episodio segue quello di mercoledì sera, quando, alla prevista cena con bastoncini di pesce, tra l'altro già serviti la sera prima, è stato proposto come alternativa del salame e della mozzarella. Lo accettiamo? Io dico che non possiamo stare a guardare. E penso che gli ospiti e i familiari avrebbero dovuto chiamare direttamente i Nas, hanno sbagliato a non farlo». Il numero uno della fondazione, Domenico Pellegrino, ieri ha replicato: «Se qualcosa non funziona, i responsabili sono i cuochi. E non sono cambiati, dopo l'assegnazione dell'appalto. Sono sempre gli stessi. Probabilmente la carne non era molto cotta, so che qualcuno si è lamentato. Ma - ha aggiunto - continuiamo a mantenere alta l'attenzione sulla qualità, anche in questo caso i dirigenti sono intervenuti subito per verificare. A breve, peraltro, si costituirà l'apposita commissione, che rappresenterà un'ulteriore garanzia»..

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