Ecco Ciuccariello
Brevi potrebbe restare

Ore 19.03: entra in sala stampa il nuovo proprietario del Como, Raffaele Ciuccariello, a fianco di Antonio Di Bari. Ad accoglierlo, circa centocinquanta tifosi e la stampa comasca. Abbronzato, si presenta con un papillon

Ore 19.03: entra nella sala stampa il nuovo proprietario del Como, Raffaele Ciuccariello, a fianco di Antonio Di Bari. Ad accoglierlo, circa centocinquanta tifosi e la stampa comasca. Abbronzato, si presenta con un papillon. Con loro al tavolo il direttore sportivo Mario Traini, Nini Binda e Amilcare Rivetti (accolto da applausi). Ma non parlerà, almeno all'inizio, se non con poche parole di circostanza. "E' di poche parole", dicono. Per lui parlerà Traini.

Lo introduce Di Bari: "Accoglietelo bene, con me ci avete messo tre anni. Ho sempre detto che a fronte di un programma serio mi sarei fatto da parte. E' un grande, eleggetelo subito nuovo beniamino". E ancora: "Giusto dar subito spazio alla campagna acquisti, che io devo avallare prima della cessione della società. La condurrà Traini, che ha vinto due campionati con Ancona e Ascoli". E i ringraziamenti: "A Binda e Corti, che ci sono stati vicini, e a Rivetti (lo dice commosso, ndr): so che è come togliergli una costola, ma gli ho fatto capire che è giusto così. E io sono scomodo, non resterò".

Mario Traini, il nuovo direttore generale, spiega la situazione: "Ciuccariello è di poche parole, ma ha voglia di vincere. Questa è la piazza giusta per fare bene. Di Bari ha gestito bene il Como. Ora i nostri progetti: vogliamo fare del calcio a Como, a partire dal settore giovanile. Se il calcio non si fa così, con programmazione e competenza, non si va da nessuna parte. E la tifoseria è la parte buona del calcio".

E ancora sulle intenzioni: "Vogliamo creare un rapporto con la città e con i tifosi. Guardare le realtà che ci circondano, lavorare molto sui settori giovanili, senza salti nel vuoto. E qua verranno solo giocatori seri e motivati, non gente che vuole svernare. L'allenatore? Sono legato a Oscar Brevi, ora valuteremo la sua situazione, tutto sommato credo si possa continuare con lui".

Sulla motivazione dell'acquisto: "Perché è una piazza importante per fare calcio. Si parla di calcio vero".

Poi, Di Bari racconta le difficoltà incontrate: "Certi attacchi, prima di tutto. Poi, la difficoltà di fronteggiare al mercato società che non pagano gli stipendi, ma che si presentano aggressive, promettendo stipendi altissimi che non possono onorare. E la cosa più importante è il "premio" che verrà dato, a me e a Rivetti, in caso di promozione. E' un segno di grande serietà". 

Linee tecniche, ancora con Traini: "Ci sono elementi validi, ne discuteremo con l'allenatore. E aspettiamo le finali nazionali del campionato Primavera".

E Rivetti condivide la scelta? "Lascio a malincuore, vediamo come si mettono le cose. Non sono contrario alla vendita, ma è vero che diventa sempre più difficile andare avanti".

Sulla struttura societaria, parla ancora Traini: "Ci sarà un direttore sportivo, un direttore marketing, una rete di osservatori, un responsabile del settore giovanile. Una struttura più snella possibile, con incontri mensili, per fare il punto della situazione".

E il vecchio interesse per il Torino? "Acqua passata, al di là delle cifre che sono circolate".

Sui rapporti con il Comune, Di Bari è categorico: "Con il Comune non ci saranno problemi, mi auguro. Inizialmente non li gestivo io i rapporti. Purtroppo è l'unica città in cui la società paga l'affitto al Comune". E Traini assicura che ci sarà un incontro a breve.

E Ciuccariello? Nemmeno una parola.

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