Como, stop alla musica
dopo la mezzanotte

È questa la nuova linea del sindaco Stefano Bruni sul giro di vite per bar e locali cittadini il giorno dopo il faccia a faccia con il presidente di Confcommercio Giansilvio Primavesi. E dalle 2 tutti a dormire

COMO La musica dovrà essere spenta allo scoccare della mezzanotte e, dalle 2, tutti a dormire. È questa la nuova linea del sindaco StefanoBruni sul giro di vite per bar e locali cittadini il giorno dopo il faccia a faccia con il presidente di Confcommercio Giansilvio Primavesi.
«La musica all'aperto - ha spiegato il sindaco Stefano Bruni - ovunque essa sia si spegne a mezzanotte. Questo sarà uno dei punti fermi. È una regola generale, poi ci potranno essere deroghe particolari, ma la regola è che la musica a mezzanotte si spegne.Questo vuol dire per Es. Co, per i giardini a lago, per l'hangar, per Casate e vale anche per la musica diffusa dai bar ai tavoli all'esterno».
Poi ha ammesso che i toni si stanno alzando continuamente. «Fra tutte le cose che ha detto Gaddi e che non ho condiviso - ha aggiunto Bruni - condivido invece quando dice che siamo in una fase di isterismo. Si sta verificando quello che ho detto da tempo: se non si interviene cercando una soluzione si andrà verso il muro contro muro e, a quel punto, decideranno procura e Arpa e si andrà alla chiusura dei locali. Questo non lo vogliamo, ma si deve trovare un'ora in cui sono tutti d'accordo». Il primo cittadino ha spiegato le linee di indirizzo della nuova ordinanza che dovrebbe essere pronta in settimana: «Immagina due linee di demarcazione: la prima in cui si dice sostanzialmente che prima di mezzanotte nessuno si lamenta e dalle 2 in poi si dorme. Nella fascia intermedia, che è quella su cui non si va d'accordo, bisogna consentire a chi vuole andare nei locali di andarci, ma va garantita la vivibilità anche per chi abita intorno. Questo clima di isterismo generato da chi dice che il conflitto ha generato una sindrome in cui tutti si organizzano perché pensano "si sta combattendo la battaglia, o facciamo sentire la nostra voce o mai più". L'idea è quella di creare una fascia intermedia che consenta la gestione con regole precise».

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