Furgone trafitto dal guardrail
Muore anche un bimbo di 10 anni

Drammatico incidente a Lierna (Lecco) sulla superstrada che scende dalla Valtellina. Il piccolo è di Asso e ha perso la vita assieme a un uomo di Valbrona. Il padre del bambino che viaggiava su un altro veicolo ha assistito allo schianto

ASSO Stavano tornando da una gita. Una giornata trascorsa in provincia di Sondrio, accomunati dalla passione per i go-kart. Sulla via del rientro, ieri pomeriggio lungo la Superstrada 36 a Lierna, il dramma. Il furgone cambia traiettoria e viene trafitto dal guardrail.
Muoiono un bambino di Asso, Alberto Micciché, di 10 anni, e un trentanovenne di Valbrona, Antonio Nicotera. Il conducente resta ferito. È vivo per miracolo.
Il padre del piccolo si trovava poco oltre il furgone, a bordo di un altro veicolo, e purtroppo si deve esser reso conto immediatamente della gravità dell'accaduto. Non ha potuto far nulla per evitare il peggio, se non chiamare aiuto tra la disperazione.
L'incidente è avvenuto ieri alle 16.40 sulla corsia sud della Superstrada 36, e la dinamica dell'accaduto purtroppo non fa che aggiungere strazio allo strazio.
Il trentanovenne e il bambino deceduti, viaggiavano a bordo dello stesso furgone, un Fiat Ducato, assieme a un conoscente. Secondo quanto riferito in serata dalla Polizia stradale, quest'ultimo si trovava alla guida. Oltre che ferito, è stato trovato in uno stato di shock aumentato a dismisura, quando si è progressivamente reso conto dell'accaduto.
Nessun altro mezzo, stando alle testimonianze, è rimasto coinvolto nell'incidente.
Il furgone procedeva in direzione di Lecco quando, improvvisamente, ha deviato la traiettoria di marcia, lasciando la carreggiata e dando l'impressione di dirigersi verso l'ingresso dell'ampia area di sosta che si incontra sulla destra. Invece no. In base ai rilievi compiuti dalla Polizia stradale di Lecco nell'immediatezza dello schianto, il conducente potrebbe essere stato tradito da un malore o da un colpo di sonno. O chissà, potrebbe aver messo in atto una manovra correttiva in extremis. Saranno le perizie tecniche e la sua testimonianza a consentire di stabilirlo, incrociando i dati con quanto trovato sul posto.
Il Ducato è finito contro la cuspide del guardrail, - la parte iniziale della barriera che separa la carreggiata dall'area di sosta - ed è stato sfondato dalla lama. Aperto come una scatola di latta. Di fatto reso irriconoscibile.
Intanto, immediatamente dietro lo stesso furgone, è sopraggiunta un'auto con a bordo un medico in viaggio anche lui verso Lecco. I primi soccorsi sono stati dunque immediati, come ha riferito sempre la Polstrada, ma per il bimbo e l'uomo non c'è stato nulla da fare. Il dottore ha potuto solo constatare il decesso e riferire l'accaduto.
La prima telefonata alla centrale operativa del 118 di Lecco è giunta alle 16.40. La mobilitazione è stata generale ma come detto, vana. Sul posto sono intervenuti due mezzi dei Vigili del fuoco di Lecco e del distaccamento di Bellano, pattuglie della Polizia stradale di Lecco e Bellano oltre a mezzi di soccorso del 118 e unità tecniche dell'Anas.
L'unico sopravvissuto è stato trasportato d'urgenza all'ospedale di Lecco in codice giallo. Le sue condizioni, nonostante lo stato di shock, sono state definite sotto controllo dai soccorritori.
L'ingresso dell'area di sosta è stato chiuso dagli addetti dell'Anas, per evitare tra l'altro il rischio che altre vetture potessero sopraggiungere sulla scena dell'incidente, costituendo ulteriore pericolo. Nel frattempo, portato via il ferito, attorno al furgone è iniziato il pietoso rito del recupero delle salme ed è stato dato avvio ai rilievi. Porzioni del veicolo assieme a parti del motore, sono state staccate dall'impatto e proiettate attorno al rottame a lato della carreggiata.
A detta dei soccorritori, la salvezza del terzo coinvolto, ha letteralmente del miracoloso.

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