Cantù, tifosi soddisfatti
dal palazzetto sulla carta

Giudizi positivi dei sostenitori del basket dopo la diffusione delle immagini del progetto definitivo. Apprensione sui tempi e un po' di dispiacere per l'abbandono del Pianella

CANTU'  Dare l'addio al vecchio Pianella sarà dura, durissima. Ma il mondo va avanti e il destino - toccando ferro - è quello di entrare nel nuovo palazzetto dello sport, magari già dal campionato 2011/2012. «Per dire addio al Pianella faremo una festa, anzi tante feste» chiarisce Chicco Tagliabue, tifoso da sempre, che il palazzetto ha preso a frequentarlo regolarmente nel 1978.  Le immagini del progetto mostrano il palasport  che sarà. «Ho visto qualche immagine – dice Tagliabue – e sulla carta devo dire che è molto bello. Quello che mi piace è il fatto che i posti siano così vicino al campo, per ricreare l'effetto Pianella. Questa è sempre stata la nostra roccaforte, un fortino, e dovremo ricreare quell'atmosfera».
Un giudizio condiviso anche da Giorgio Cattini, che sul parquet di Cucciago s'è laureato due volte campione d' Europa e tricolore: «L'impatto del progetto è positivo. Ora speriamo che comincino al più presto i lavori. Una struttura così grande ha anche grandi potenzialità e mi auguro che il basket possa diventare veicolo per promuoverlo ed aiutarlo ad avere un futuro autonomo». E un po' di nostalgia, per il vecchio Pianella? «E' ovvio che ci sia anche questa componente, ma quando si lasciò il Parini fu lo stesso. Alla fine ci siamo innamorati del Pianella, è diventata la nostra bomboniera e così potrà essere per la nuova struttura. Auguriamoci solo che non resti una cattedrale nel deserto».
Divisi a metà tra il desiderio di avere finalmente una nuova struttura adeguata ai tempi e l'amore per il palazzetto che finora ha fatto il suo dovere, i tifosi. Accomunati, sul loro forum, dal desiderio di vedere queste belle idee e progetti tramutarsi presto in realtà. E un po' inquieti per via delle vicende che hanno coinvolto la Turra, il gruppo che costruirà e gestirà il palazzetto per 25 anni, coinvolto, in qualità di concessionario della piscina di Giussano con un'altra società del gruppo, nell'indagine per una presunta evasione fiscale milionaria.

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