Quasi seicento firme
per dire no all'antenna

Cernobbio: anche il sindaco Simona Saladini ha aderito alla sottoscrizione contro l'impianto di 12 metri in costruzione a Piazza Santo Stefano nella zona residenziale di via Isonzo a pochi metri dalle case, di un centro civico, un ambulatorio medico e aree verdi destinate ai giochi dei  bambini

CERNOBBIO Sono 588 le firme, compresa quella del sindaco Simona Saladini, contro l'antenna di 12 metri con basamento in cemento armato di metri 8,40 per 5,50 in costruzione a Piazza Santo Stefano nella zona residenziale di via Isonzo a pochi metri dalle case, in prossimità di un valletto classificato nel reticolo idrico comunale, di un centro civico, un ambulatorio medico e aree verdi destinate ai giochi dei  bambini.
L'ultima notizia riguarda la decisione assunta dalla giunta municipale che ha fatto propria una delle esortazioni contenute nella petizione affinché vengano perseguite azioni legati utili a ottenere lo spostamento a monte dell'abitato di Piazza, sullo stesso versante, ma in un luogo boschivo lontano dalle case.
La giunta ha identificato un legale allo scopo di acquisire un parere sugli aspetti giuridico amministrativi. L'incarico è stato conferito all'avvocato Luciano Salomoni dello studio Cesare Ribolzi di Milano ritenuto uno tra i più qualificati in materia di ricorsi al Tar e ai superiori livelli di giudizio. Il sindaco Simona Saladini ieri ha avuto un primo incontro con il legale e è stata ravvisata l'opportunità di proseguire nell'azione «per la scelta di un'area più idonea fuori dal centro abitato».
«Il comune - dice il sindaco - l'anno scorso era stato contattato dalla Wind per la concessione in uso di un'area pubblica in quella zona con offerta da parte della Wind di un compenso di 13mila euro all'anno. Per la presenza delle case abbiamo frapposto un secco no. All'iniziale silenzio, però, ha fatto seguito la notizia che un privato, probabilmente allettato da un'offerta ancora più consistente, ha acconsentito. Il comune ha resistito facendo leva soprattutto sulla presenza del valletto, ma la Wind ha fatto ricorso al Tar e ha ottenuto un pronunciamento favorevole, tale da dare corso ai lavori che stanno andando avanti. La petizione è rivolta soprattutto a convincere il proprietario dell'area a rivedere la posizione e rinunciare alla iniziativa anteponendo al proprio interesse personale il diritto alla tutela della intera comunità. Spero in un ravvedimento, diversamente voglio vedere come quel signore e i suoi famigliari potranno continuare a girare per le strade di Piazza e incontrare a cuor leggero la gente seriamente preoccupata. L'alternativa che ci apprestiamo a portare avanti è di carattere legale, supportata dalle ispezioni dei tecnici e dei vigili».

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