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Lunedì 21 Giugno 2010
Corse dei bus a rischio
con i tagli della manovra
La manovra correttiva del Governo che per il trasporto pubblico locale taglia del 30% i trasferimenti alle Regioni e dunque al Comune e all'amministrazione provinciale. A rischio la frequenza di molti autobus: potrebbero essere tagliate molte corse
Dunque, se bisognerà tagliare, le forbici o la scure caleranno sugli autobus utilizzati da 9 milioni e mezzo di viaggiatori l'anno in città e da dieci milioni in provincia. Pur in lieve contrazione rispetto all'anno scorso, per la perdita di lavoratori che non viaggiano più, in quanto disoccupati, si tratta di un numero importante e, benché l'equazione non sia matematica, un taglio del 30% significa che in città le corse saranno ogni 20 - 25 minuti, invece che ogni 7,5 minuti come avviene adesso, nelle ore di punta, un autobus ogni 15 minuti negli altri momenti. Con i tagli, ne potrebbe passare uno ogni 45 minuti. Tutto questo a Como suona un po' come una beffa: dopo mesi e mesi di tensione e di turbolenze, solo due anni fa è partito il nuovo piano che sembra funzioni bene. E' un servizio di trasporto su autobus integrato, con interscambio a San Rocchetto e a Camerlata, che arriva a Grandate e a Cernobbio, con la linea 50 da Cantù che, integrata a Trecallo, diventa urbana; il biglietto a tempo, in modo che il viaggiatore possa far cambio; l'abbonamento annuale da 200 euro per studenti che ha visto un incremento. L'unica linea debole resta quella del Bassone, le altre sono passanti; da Civiglio si arriva alla stazione di San Giovanni;la linea 6 arriva alla Madruzza.
Il trasporto pubblico su gomma a Como mostra buone performances anche perchè la copertura dei costi assicurata dall'utente è del 38%. Ecco il punto: la manovra correttiva taglia, per costringere gli enti locali ad aumentare il prezzo di biglietto e di abbonamento in modo da coprire di più i costi? Questo è il punto interrogativo che fa da cornice a tutti gli altri. E' il paradigma della manovra: ciò che si vuole, si paga.
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