Senna, riapre e cambia nome
la pizzeria del delitto Brambilla

La Conca d'oro verso la riapertura con un nuovo nome: il giardino del melograno. Per lasciarsi alle spalle la terribile vicenda della testa messa a cuocere nel forno

SENNA COMASCO Riapertura a giorni e un nome nuovo, per guardare avanti, oltre un passato terribile da dimenticare. Quindi, addio al marchio "La Conca d'oro": la pizzeria della famiglia La Rosa, a Senna, si chiamerà "Il giardino del melograno" quando riaprirà i battenti, forse già in luglio. Sintomi di speranza ci sono: in questi giorni qualcuno ha telefonato, pensando che il ristorante fosse già aperto. «Non è ancora così, ma riapriremo ai primi di luglio - conferma il titolare Roberto La Rosa - Qui, al lavoro, ci saremo ancora noi. Soltanto il locale avrà un altro nome».
La Rosa sta definendo in queste il futuro della sua attività, chiusa su ordine della procura di Como il 2 febbraio scorso, quando nel forno a gas della pizzeria fu ritrovata la testa di Giacomo Brambilla, il benzinaio comasco assassinato dall'armiere Alberto Arrighi. La misero lì lo stesso Arrighi e il suocero Emanuele La Rosa, fondatore del ristorante e papà di Roberto.
I sigilli alla porta della pizzeria sono stati tolti a fine maggio. Sembra certo che non ci sarà nessuna vendita: si proseguirà con la stessa gestione. Resta da capire soltanto con quale tipo di ristorazione La Rosa proverà a rilanciare i tavoli di via del Gaggio: «Stiamo valutando se riaprire come ristorante, pizzeria o bistrot». E non è detto che un genere escluda l'altro.

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