Cantù, i genitori ai vigili:
più controlli nei bar

Interventi della polizia locale nei locali pubblici sulla base di segnalazione di molti genitori che hanno chiesto di verificare come mai, spesso, a ragazzi minori di 16 anni vengono somministrate bevande alcoliche

CANTU' «Mio figlio non ha ancora 16 anni, è andato in un locale di Cantù ed è tornato a casa ubriaco. Per favore, andate a controllare». Questo il tono delle telefonate arrivate in questi giorni al comando della polizia locale di Cantù da parte di genitori preoccupatissimi per le serate dei propri figli in centro città. Serate sempre più alcoliche. E i papà e le mamme, viste le condizioni dei ragazzi al rientro a casa, hanno chiesto di far intervenire i vigili, perché controllassero che i baristi canturini evitassero, come da legge, di servire alcolici a chi non ha ancora 16 anni.
«Abbiamo avuto alcune segnalazioni - conferma il comandante della polizia locale Lucio Dioguardi - Qualcuno ci ha anche chiamato per dirci che, fuori da alcuni locali, i ragazzi uscivano con bicchieri e bottiglie di vetro, contravvenendo alla nostra ordinanza». Ma non bastano le segnalazioni per poter dare multe e sanzionare le situazioni anomale. Così i vigili, questa volta in borghese, nello scorso fine settimana, sono andati  nei vari locali serali cittadini per verificare se quanto indicato corrispondesse a verità. «Per ora - ribadisce Dioguardi - non abbiamo rilevato alcuna violazione, ma continueremo con i controlli».
Il comandante dei vigili, inoltre, ha evidenziato un altro problema: «Può essere che il barista venda alcolici a chi ha più di sedici anni, ma poi questi ragazzi "passino" il drink ai loro amici più giovani, che non potrebbero acquistarne. A quel punto, purtroppo, non ci posssiamo fare nulla».
Intanto, in queste sere, sono state notificate ai diretti interessati le mu

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