Pazza idea rossocrociata
Un sogno, oppure un incubo

Visto dai comaschi: «Lugano e noi, un abisso». «Pulizia e ordine, ma sono freddi». «Meglio la zona franca». Sul web stravincono le voglie di annessione, ma la gente si divide

Forse è un gioco, per qualcuno un sogno, per altri (i ticinesi, soprattutto) probabilmente è un incubo. Però l'idea di annettere Como alla Svizzera fa discutere, il sondaggio dei nostri lettori fa notizia sui media nazionali, soprattutto per la massiccia percentuale che, senza rimpianti, preferirebbe appartenere alla Confederazione (siamo al 77%, con quasi 2500 voti). C'è sempre un motivo per volere essere uno di "loro" ma ce ne sono altrettanti per prendere le distanze da un popolo vicino, molto vicino ma anche tanto lontano. La Rtsi, prima del digitale terrestre, era diventata invisibile in gran parte della Convalle. Da quando è tornata, oltre a ritrovare Bigio e la Maristella lì dove li avevamo lasciati (purtroppo, invece, nessuna traccia del Gatto Arturo), riscopriamo l¹italiano alternativo reso popolare dal terzetto Gervasoni-Rezzonico-Hüber di Aldo, Giovanni & Giacomo. C'è chi dice: «Invidio quel senso di ordine ma la gente mi sembra davvero  fredda». E c'è chi sottolinea il contrasto tra Como e Lugano (meglio Lugano, ovvio). Ma c'è anche chi non è d'accordo e propone una terza via: «Perché pensare a Como una zona franca al posto di Livigno»? Insomma, il dibattito è più aperto che mai...

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