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Sabato 26 Giugno 2010
Taglia un bosco non suo:
condannato a sei mesi
Guai giudiziari per un cinquantenne di Mozzate: il reato è tentato furto
Il mozzatese è stato condannato dal giudice Pier Vittorio Farinella a sei mesi di carcere (pena sospesa) e a 150 euro di multa (nonché al pagamento delle spese processuali) per tentato furto dell'equivalente di duecento quintali di legna, materiale del valore di 580 euro, che poi l'uomo non avrebbe comunque mai venduto, non incassando quindi alcun corrispettivo. Marelli, che lavora in una cooperativa che collabora con il Comune, avrebbe in sostanza commissionato ad alcuni taglialegna, nel 2008, il taglio di un bosco, dal quale sono stati ricavati duemila quintali di legna. Un'operazione che per l'uomo, difeso dall'avvocato saronnese Angelo Galli, non risulta abbia comportato alcun particolare problema legale. I grattacapi sarebbero venuti invece dall'idea di tagliare anche parte di un altro bosco, pare per arrivare ai quantitativi di legna inizialmente previsti nell'ambito dell'intervento. Una sorta di «appendice» che è però andata a riguardare un appezzamento del quale il mozzatese non aveva in realtà nulla a che fare e che è finita quindi al centro della controversia legale nata dopo la denuncia dei legittimi proprietari del bosco, i quali non avrebbero evidentemente gradito affatto l'intrusione, che ha appunto comportato anche il taglio di diversi alberi.
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