«Macerie contenenti amianto
utilizzate per aslfatare»

Maxi inchiesta della procura su un sospetto traffico di rifiuti nocivi. Sotto inchiesta quattordici persone: avrebbero "rivenduto" le macerie dell'ex Lechler di Como come materiale per rifare i fondi stradali

COMO Le macerie dell'ex Lechler di via Bellinzona, lastre di amianto comprese, sarebbero state triturate e trasformate in bitume per asfaltare le strade. È il sospetto della procura, che ha messo sotto inchiesta quattordici persone (tra le quali gli ex vertici della Perego Strade, ora fallita) e aperto un fascicolo sui viaggi dei camion della società lecchese - ma con decine di commesse pubbliche e non anche nel Comasco - carichi dei resti della fabbrica demolita nel 2008.
L'inchiesta della procura ipotizza i reati di falso ideologico e traffico di rifiuti: nella convenzione degli inquirenti, infatti, la società con sede a Cassago Brianza avrebbe simulato il conferimento delle macerie provenienti dall'abbattimento dell'ex Lechler per poter risparmiare sullo smaltimento presto e per poter utilizzare - e rivendere - i rifiuti opportunamente macinati per altri cantieri.
L'indagine, condotta dalla polizia stradale, ha portato anche al sequestro dei camion dell'azienda e alla perquisizione nella sede della Perego Strade dove sarebbero stati trovati falsi documenti attestanti il conferimento dei rifiuti a una discarica di Novara, i cui responsabili hanno però negato la circostanza. In realtà - stando all'ipotesi investigativa - quei camion carichi di macerie sarebbero finiti nell'ex Cementeria di Merone (nulla a che vedere con la Holcim) di Cassago Brianza, dove sarebbero stati macinati e utilizzati per realizzare materiale per i fondi stradali e per le asfaltature, ma anche - sospettano procura e polstrada - come terra di riempimento in alcuni cantieri pubblici comaschi e lombardi. Su quest'ultimo fronte stanno effettuando accertamenti non solo gli agenti della stradale di Como, ma anche i carabinieri del nucleo operativo ecologico.

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