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Domenica 04 Luglio 2010
Cantù Asnago, al centro sportivo
si pattina sul ghiaccio sintetico
Inaugurata la struttura, i pattini sono delle specie di rollerblade che permettono di scivolare sulla copertura in teflon. Ma ci sono dei problemi da risolvere: non ha una copertura e di giorno, bianca, riflette il sole e cuoce a fuoco lento i pattinatori. Di sera non c'è l'illuminazione.
La pista del centro sportivo di Cantù Asnago, inaugurata nel tardo pomeriggio di ieri, non ha una copertura. Di giorno, con questo clima e senza un filo d'ombra, è inutilizzabile. Bianca, riflette il sole. Cuoce a fuoco lento i pattinatori. Potrebbe viceversa rappresentare un'attrattiva nelle ore serali. Sempre ammesso, tuttavia, che vengano piantati un paio di fari sui bordi. Altrimenti, si dovrà pattinare al buio.
La pista è stata di fatto adottata dai volontari del «Quattro Mulini». Dopo che il comune è riuscito a scrivere la parola fine alla peripezie di una struttura, ormai, diventata itinerante. Pista di proprietà comunale – costata alle casse pubbliche qualcosa come 92mila euro, nel 2004 – ma che in sei anni se n'è andata a spasso tra Milano, Olgiate Comasco e le vicinanze della piattaforma ecologica di corso Europa (dove è stata smontata e abbandonata). Adesso ha trovato casa in periferia, a due passi da via Rienti.
Pista estiva: e i pattini? Si tratta di appositi rollerblade, del tutto simili a quelli da strada. Ciascuna rotella ha il bordo in un materiale particolare. Ideale per scivolare sul teflon, il sintetico che copre la pista. E' garantito l'effetto stile stadio del ghiaccio.
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