Il ritorno di Olindo a Erba
"No" alla perizia psichiatrica

Stamattina in Tribunale a Erba è stata celebrata la seconda udienza del processo per minacce, ingiurie e percosse che è stato poi considerato la miccia della strage dell'11 dicembre 2006

ERBA - E' durata meno di mezz'ora la seconda udienza del processo per minacce, ingiurie e percosse a carico di Olindo Romano e Rosa Bazzi per la causa che era stata intentata da Raffaella Castagna: si tratta dell'episodio risalente al 31 dicembre 2005 che è poi stato considerato la scintilla che avrebbe innescato la strage di Erba
Stamattina, al tribunale di Erba, era presente solo il marito mentre Rosa aveva deposto il 21 dicembre scorso. L'avvocato Fabio Schembri ha preliminarmente presentato una richiesta al Giudice di pace, Elisabetta Reitano, una perizia psichiatrica per gli imputati: richiesta alla quale si è opposta la pm onoraria, Emanuela Radice.
Il giudice ha quindi fatto deporre Romano, che ha raccontato la sua versione dell'episodio quando nella corte di via Diaz divise la moglie e Raffaella Castagna (una delle quattro vittime della strage) e quest'ultima poi cadde a terra. Da qui scaturì la denuncia ai carabinieri di Erba con l'udienza del processo che si sarebbe dovuta discutere il 13 dicembre del 2006, due giorni dopo la strage.
Il giudice Reitano ha quindi rigettato la richiesta dell'avvocato Schembri di perizia psichiatrica per i coniugi Romano e fissato al 27 ottobre la prossima udienza per le conclusioni e la sentenza.
Stamattina Carlo Castagna, padre di Raffaella, ha assistito all'udienza.

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Eco di Bergamo Olindo Romano a Erba