Choc: baby-atleta comasca
muore a 11 anni per un malore

Emma Pegoraro, residente a Blevio, si trovava con la famiglia a Riccione quando è stata colta da un malore tanto inspiegabile quanto fatale. I genitori hanno autorizzato l'espianto degli organi. La bimba praticava ginnastica ritmica nella Polisportiva Carnini di Fino Mornasco

BLEVIO - Emma si trovava a Riccione con la sua famiglia e si stava godendo vacanze più che meritate, sia per il profitto scolastico, sia per l'impegno nel suo amato sport, la ginnastica artistica. Ed è stato proprio qui, in un momento che avrebbe dovuto essere di serenità, che Emma Pegoraro ci ha lasciato a soli 11 anni, gettando nello sconforto i genitori, la sorellina Gaia e la nonna.
Un malore tanto violento quanto improvviso l'ha portata via: qualcosa di inspiegabile che l'ha colpita alle terme, mentre si trovava con la nonna, e che sabato l'ha fatta entrare in coma irreversibile. Ieri mattina i genitori, papà Flavio e mamma Franca, hanno preso l'ultima dolorosa decisione, un gesto d'amore e altruismo in nome della loro Emma: hanno autorizzato l'espianto degli organi. Il suo cuore, i polmoni, il fegato e i bulbi oculari permetteranno ad altri bambini di riprendere una vita sana e felice, quella che fino a sabato mattina ha condotto Emma.
«Una bambina educatissima, che sapeva farsi volere bene attraverso l'impegno e la serietà che metteva negli allenamenti e nella vita di spogliatoio» così la descrive Ileana Marzorati, negli ultimi due anni la sua istruttrice nella Polisportiva Carnini di Fino Mornasco dove la piccola praticava ginnastica ritmica. Emma Pegoraro abitava a Blevio, aveva concluso con profitto la prima media e con grande serietà sapeva conciliare lo studio con l'attività sportiva. «E' così - continua il suo ricordo l'allenatrice - la accompagnavano da Blevio alla nostra palestra a Grandate dove si allenava sempre con grande impegno. Quello che è successo ci ha profondamente scossi in società, siamo tutti molto tristi anche perché Emma era una bambina che non aveva mai dato segni di malore: a maggio si era classificata undicesima nel campionato regionale. Si impegnava in tutti e quattro gli attrezzi».
La famiglia Pegoraro si era trasferita da pochi anni a Blevio, dove abitava con la sorella più piccola, Gaia. Nulla faceva presagire la tragedia che si è inspiegabilmente consumata fra sabato e domenica in Romagna: un malore per il quale non è stata richiesta l'autopsia dalla procura competente, che ha già rilasciato il nulla osta ai funerali.
L'addio a Emma verrà celebrato martedì pomeriggio alle 14,30 alla chiesa parrocchiale di Blevio.

Guglielmo De Vita

© RIPRODUZIONE RISERVATA