Un'altra estate di cantiere
Paratie di nuovo sotto accusa

Increduli i commercianti e gli albergatori di Como per il protrarsi dei lavori fino al 2011. Chiedono di accelerare i tempi. E di rendere più visibile il lago togliendo la staccionata a Sant'Agostino

Commercianti e albergatori sconcertati all'idea che il lungolago possa rimanere "impacchettato" anche la prossima estate. L'inchiesta sui tempi del cantiere pubblicata ieri da «La Provincia» ha messo in allerta le due categorie più colpite dagli effetti collaterali della realizzazione delle paratie. Tutti vorrebbero scongiurare il rischio, oramai quasi una certezza, che sia il primo che il secondo lotto proseguano anche per la prossima stagione turistica. «Non so se dietro tutto questo ci sia dell'incompetenza, ma è una cosa inconcepibile - sbotta Alberto Proserpio, presidente dell'Associazione albergatori -. Non ho ancora approfondito il caso, certo però sarebbe grave se la situazione attuale dovesse prolungarsi anche nel 2011. Ovviamente non favorisce il turismo il fatto di arrivare davanti al lago e vedere la staccionata del cantiere. Si può accettare per il tempo normale dei lavori, non si più». Gli albergatori non intendono lasciar correre. «Ci confronteremo in seno al nostro direttivo - dice Proserpio - e decideremo cosa fare». Il presidente di Confcommercio, Giansilvio Primavesi, speraricorda «che si possa accelerare e che non sia vero tutto questo». Robert Webber, manager del Barchetta e del Palace hotel, non si sbilancia sui tempi del cantiere: «La vera domanda - dice - è se servono o meno. Se la risposta è sì, bisogna pazientare. Le grandi opere nel mondo hanno richiesto pazienza da parte di tutti e non le puoi fare senza grandi disagi». E se la risposta fosse no, come sostiene l'opposizione in consiglio comunale e due architetti (Darko Pandakovic e Pierangelo Sfardini) autori di un esposto alla procura della Repubblica? «Sta a qualcun altro giudicare. Io non sono un ingegnere idraulico né mi intendo di maree - sottolinea Webber -. Spero solo che chi ha scelto di costruire le paratie abbia fatto tute le valutazioni del caso». Da albergatore, però, ha una richiesta concreta per migliorare l'impatto del cantiere sui turisti. «Adesso che stanno lavorando sulla parte di Sant'Agostino, che interessa di più il Palace, mi chiedo perché abbiamo deciso di alzare tutta quella palizzata attorno al cantiere. Una recinzione trasparente, o che comunque lasciasse vedere di più il lago, sarebbe stata sufficiente. O stanno lavorando segretamente e non vogliono far vedere cosa succede, altrimenti non capisco perché debbano ostacolare la vista del lago».

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