Ndrangheta, tagliati i tentacoli
Arresti eccellenti nel Comasco

Trecento arresti tra la Lombardia e la Calabria: duro colpo per i clan. Blitz a Mariano, Cabiate ed Erba. Pressioni - cadute nel vuoto - delle cosche per bloccare l'inchiesta della Polstrada di Como sulla Perego strade.

COMO Il clan della 'ndrangheta legato a Salvatore Strangio brigò con un alto ufficiale dell'Arma per far pressione sulla polstrada di Como che aveva messo nel mirino la Perego strade. E' uno degli innumerevoli retroscena emersi nell'inchiesta della Dda di Milano che ha portato in cella trecento persone, arrestate tra la Lombardia e la Calabria e considerate affiliate alla 'ndrangheta. I carabinieri e la Dia hanno effettuato numerosi arresti anche in provincia di Como, tra Cabiate, Mariano Comense e la zona dell'Erbese. In cella anche Ivano Perego, dominus della società di trasporti di Cassago Brianza (Lecco) finita agli onori delle cronache nei giorni scorsi per via di un'inchiesta su un traffico illecito di rifiuti tossici contestato dalla procura di Como. Proprio per mettere i bastoni tra le ruote a questa inchiesta si sarebbe mosso il clan di Salvatore Strangio che, secondo l'accusa, attraverso la Perego Strade puntava a ottenere le milionarie commesse legate all'Expo 2015.

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