Mariano, quel summit all'ospedale
per scegliere il nuovo boss

L'incredibile risvolto sull'inchiesta che ha portato a decine di arresti nell'ambito della 'ndrangheta: nel luglio 2008 un incontro fu convocato nella stanza 9 del "Felice Villa". Vi parteciparono i quadri dell'organizzazione lombarda

MARIANO COMENSE - Il capo è appena morto. La sua ascesa fermata con il piombo. È il luglio 2008. Ad agosto tutti i re di quadri della 'ndrangheta lombarda partono per la Calabria, per parlare con i vertici e capire a chi passare lo scettro. Tutti, tranne uno: Salvatore Muscatello, 76 anni, considerato il capo del "locale" di Mariano Comense e Cabiate della malavita calabrese, costretto in un letto di ospedale a macerarsi di domande, in attesa che qualcuno lo relazioni sulle decisioni provenienti dal Sud.
La stanza è la numero 9 del Felice Villa di Mariano, diventata all'improvviso teatro di un summit mafioso.
A documentare l'incontro tra tutti i pezzi da novanta della 'ndrangheta lombarda sono i carabinieri di Monza che il 2 settembre 2008 si piazzano con telecamere, cimici e teleobiettivi all'esterno e dentro l'ospedale di Mariano Comense. Pronti ad accogliere a suon di clic e di cuffie calcate sulle orecchie ben otto presunti boss della 'ndrangheta. Sono le 17 passate da un po' quando nel parcheggio esterno iniziano a sciamare i suv e le jeep dei vari Antonino Lamarmore, indicato dagli inquirenti come il capo della locale di Limbiate, nonché mastro generale dei clan calabresi, Vincenzo Mandalari, esponente della locale di Bollate, Vincenzo Rispoli, capo a Legnano, Francesco Panetta, capo a Cormano, Antonio Chiarella, esponente della locale di Milano, Rocco Ascone, esponente della locale di Bollate, Antonio Benevento ed Emanuele De Castro, esponenti della locale di Legnano e Lonate Pozzolo. Sono tutti lì per fare il punto sulla successione del capo della Lombardia con Salvatore Muscatello.
L'intercettazione ambientale non è agevole: la discussione è animata, i presenti calpestano le parole gli uni degli altri. All'uscita gli obiettivi dei carabinieri immortalano i partecipanti al summit mentre parlano dell'incontro con "compare" Salvatore. Che il tema del summit nella stanza 9 del Felice Villa fosse la successione di Carmelo Novella, gli inquirenti lo intuiscono ascoltando le intercettazioni ambientali sulle auto dei vari partecipanti.

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