Attenti alla alghe
hanno batteri nocivi

A breve le analisi dell'Asl per l'acqua potabile pompata da Acsm. I tuffi in cittò sono comunque vietati per la presenza di alghe della famiglia delle cianoficee e i cianobatteri che sono nocivi per l'uomo, diversamente dalle macrofite che rappresentano un segnale di buona salute delle acque.

COMO Sono affiorate anche nelle acque cittadine del lago le alghe fiorite in Centro - Alto Lario e sul ramo lecchese, ma sarà necessario qualche giorno per stabilire la tipologia, specie e sottospecie e per individuare la densità delle biotossine. Non sono ancora chiazza o massa, ma il fenomeno non è nuovo: fin dai primi anni '80, il lago diventava verde in estati particolarmente calde, per l'inquinamento molto elevato, il riscaldamento dell'acqua e l'irraggiamento. Poi, aveva concesso qualche tregua, secondo l'andamento climatico e dieci anni fa, le «alghe gialle» hanno fatto la loro comparsa in primo piano, sono tondeggianti, luminescenti, tossiche. Sono di nuovo presenti, anche se non in via esclusiva e solo le analisi di laboratorio potranno classificarle, tra Microcystis Areuginosa, Plaktothrix rubescens, Aphanizomenon flos- aquae, Anabaena Lemmermanii, Snowella lacustris. Appartengono alla famiglia delle cianoficee e i cianobatteri che sono nocivi per l'uomo, diversamente dalle macrofite che rappresentano un segnale di buona salute delle acque. L'evidenza e l'esperienza dicono che le acque del primo bacino possono essere migliorate rispetto a venti o venticinque anni fa, quando cominciò il grande piano di risanamento con dieci miliardi di lire del Ministero dell'Ambiente. Ma non possono essere in buono stato, tant'è che la Asl non esegue più prelievi ai fini della balneazione e le indicazioni regionali sui punti di prelievo trascurano del tutto la zona lacustre della città. Inutile insistere con i prelievi per verificare una situazione tale da sconsigliare la balneazione e, ad ogni modo, il monitoraggio deve essere effettuato per  tre stagioni consecutive. Se tutte e tre danno esito negativo sui parametri inquinanti, il tratto interessato è dichiarato balenabile. Ma come potrebbero essere ripulite, le acque? Il progetto Plinius per il risanamento del lago è in attesa di fondi, mancherebbe un milione di euro di finanziamenti regionali per mettere in opera l'impianto dalle potenti ventole che spinge verso il basso gli inquinanti e crea un fiume sotterraneo ascendente e, a dir la verità, non se ne sente neppure più parlare, ma chissà se tutti i depuratori della sponda occidentale ed orientale sono allacciati a fognature e perfettamente funzionanti. Le alghe cianoficee, invece, “parlano” di un lago malato Ma nel lago viene pescata l'acqua distribuita pressoché a tutta la città. Il punto di prelievo è profondo e, oltre ai controlli interni di Acsm - Agam, molto rigorosi sulla qualità, la Asl esegue prelievi ai fini potabili, sull'acqua grezza, in uscita dagli impianti di trattamento e nella rete e le particelle algali non riescono a superare filtri e barriere messe in opera da Acsm - Agam.
Maria Castelli

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