Ca' d'Industria, Procura in cucina
Ispezioni dopo i sabotaggi

Sopralluogo della Procura in orario di pranzo nelle cucine e alla mensa dell'istituto Celesia di via Bignanico, casa di riposo che, come noto, è proprietà di Cà d'Industria. Il sopralluogo è stato eseguito dal pm Daniela Meliota, il sostituto procuratore che indaga sui sabotaggi della scorsa primavera quando, in un caso almeno, agli ospiti fu somministrata carne in cattivo stato di conservazione.

COMO Sopralluogo della Procura in orario di pranzo nelle cucine e alla mensa dell'istituto Celesia di via Bignanico, casa di riposo che, come noto, è proprietà di Cà d'Industria. Il sopralluogo è stato eseguito dal pm Daniela Meliota, il sostituto procuratore che indaga sui sabotaggi della scorsa primavera quando, in un caso almeno, agli ospiti fu somministrata carne in cattivo stato di conservazione. Sull'esito dell'ispezione, cui ha collaborato anche personale dell'Asl, non filtrano molti dettagli, anche se non risulta alcun provvedimento. Di certo c'è che l'indagine prosegue con un certo ritmo:l'altroieri in tribunale è stato sentito, in quanto persona informata dei fatti (e in quanto membro della speciale commissione consigliare istituita in Comune), Pasquale Buono (Pdl), lo stesso partito del presidente della fondazione, il medico Domenico Pellegrino. Buono non ha voluto riferire nulla sul contenuto delle dichiarazioni rese al magistrato, che sta cercando di fare chiarezza sul clima ingeneratosi in Cà d'Industria dopo il cambio della guardia al vertice e, soprattutto, dopo la decisione di appaltare all'esterno, per venti milioni di euro, il servizio mensa, affidato come noto a Fms, una società milanese. Difficile prevedere quale piega possa prendere l'indagine, al di là della presunta sussistenza di un presunto "complotto" politico contro Pellegrino, che nel caso non sarebbe comunque materia da codice penale. A rischiare più di tutti, in questo momento, sono le cuoche coinvolte nel "sabotaggio" di giugno, una sorte di frode alimentare consistita, secondo l'accusa, nell'avere modificato il menù e nell'avere servito carne maleodorante. La Commissione invocata dalle opposizioni consigliari, e presieduto dal consigliere Marcello Iantorno (Pd), si è per ora limitata a insediarsi: «Non è una commissione di inchiesta - ha ricordato ieri Buono - Lo scopo è quello di verificare il comportamento dei membri del cda di Cà d'Industria nominati dal sindaco». Con Buono, siedono in commissione anche Emanuele Lionetti, Guido Martinelli, Augusto Giannattasio, Massimo Serrentino, Mauro Magatti, Roberta Marzorati e Franco Fragolino. La commissione ha un termine, fissato al 30 settembre prossimo. Per quella data dovrà essere sciolta, con o senza risposte. All'8 settembre relazionerà lo stesso Pellegrino.
St. F.

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