L'addio ad Andrea
con gli amici alpinisti

Luisago: in tanti al funerale dell'escursionista di 36 anni  rimasto vittima di un incidente domenica pomeriggio in Val Bregaglia, nel cantone dei Grigioni. C'erano i compagni con cui condivideva la passione della montagna e, fra loro, anche gli amici del rifugio Riva, all'alpe Piattè, di Primaluna in Valsassina.

LUISAGO La piccola chiesa parrocchiale di Luisago non riusciva a contenere la folla che si è radunata per l'addio ad Andrea Invernizzi, l'escursionista di 36 anni che abitava in paese, rimasto vittima di un incidente domenica pomeriggio in Val Bregaglia, nel cantone dei Grigioni. Un incidente dalla dinamica agghiacciante e sfortunata: l'alpinista è stato colpito alla testa da un masso.
Nonostante la pioggia insistente, infatti, sono stati molti coloro che hanno voluto presenziare anche per dare una dimostrazione di vicinanza alla famiglia, intervenendo sia dal paese, sia da fuori, come testimoniava la lunga colonna di macchine parcheggiate su un lato di via Dante, verso la chiesa.
Il parroco, don Enrico Broggini, in vari passaggi, poi, ha ricordato la passione per la montagna che lo portava a contemplare le meraviglie della natura, fino al giorno in cui ha incontrato «una morte dolorosa, ma che per i cristiani rappresenta l'inizio della vita vera». Assieme al parroco di Luisago ha voluto essere presente per concelebrare anche don David Maria Riboldi, vicario nella parrocchia dei santi Alessandro e Margherita di Melzo, giovane amico di Luca, fratello di Davide.
Fra i presenti molti erano giovani, amici e conoscenti di Andrea, a esprimere un dolore composto, come quello del ragazzo che, con la voce rotta dal pianto ha letto il suo ultimo saluto: «Umile, paziente, semplice, così sei sempre stato. Accompagnaci nel grande percorso della vita». C'erano i compagni con cui condivideva la passione della montagna e, fra loro, anche gli amici del rifugio Riva, all'alpe Piattè, di Primaluna in Valsassina. Un luogo dove lo sfortunato scalatore trascorreva spesso il suo tempo libero, dando anche una mano nella gestione.
Il coro di Cassina Rizzardi, di cui il fratello Luca Invernizzi ha fatto parte, ha reso omaggio ad Andrea accompagnando la celebrazione del rito funebre, e concludendolo poi con l'interpretazione de «Signore delle cime», il canto-preghiera con cui una comunità si rivolge al Signore per chiedere l'assunzione in cielo dell'amico defunto in alta quota. «Lascialo andare per le tue montagne».

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