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Sabato 14 Agosto 2010
Gelpi favorito per il dopo Bruni
Staffetta tra Carioni e Titti Sala
L'ipotesi di elezioni anticipate fa brillare gli occhi al sindaco, che guarda a Roma. Tre le alternative al presidente dell'Aci, in quota liberal: Saladini, Colombo e Butti
L'ipotesi di elezioni anticipate, inevitabilmente, ha scatenato un effetto domino, riaprendo il dibattito sul dopo-Bruni. Allo stato in "pole" c'è un solo nome, per quanto espressione dei liberal, che potrebbe mettere tutti d'accordo: è quello di Enrico Gelpi. Il presidente nazionale dell'Aci e vice di Jean Todt alla Fia ha un curriculum di tutto rispetto: vanta esperienza in consiglio comunale, l'apprezzamento dei colleghi e un cognome da predestinato (suo zio, Lino Gelpi, fu sindaco di Como dal 1956 al 1970). Non solo. In passato non ha chiuso le porte a questa eventualità e la sua investitura - inserita in un accordo globale che garantisca le posizioni di Butti, Pozzi e Bruni - potrebbe placare l'agitazione permanente dei liberal. Ad oggi le alternative sul piatto non sono molte: l'opzione "rosa" (una porta al sindaco diCernobbio, Simona Saladini, di area Pozzi; l'altra al vicesindaco Ezia Molinari, di area liberal), quella alternativa a Gelpi in senso proprio (AlessandroColombo, da settimane indicato tra i papabili anche per la presidenza di Csu; ma non va trascurato un "outsider" come SergioGaddi) e quella istituzionale in senso proprio (il coordinatore provinciale Alessio Butti). È chiaro che l'ipotesi di elezioni politiche a primavera, sommata all'eventualità di candidare Bruni, potrebbe determinare un terremoto dagli esiti imprevedibili sullo scacchiere provinciale. Ma è altrettanto possibile che - come spesso accade - tutto rimanga tale e quale con una semplice sostituzione di tessere. Da una parte Gelpi (o un altro esponente del Pdl) al posto di Bruni. E dall'altra? Per il dopo Carioni, in caso di elezioni anticipate o di scadenza naturale nel 2012, circola un solo nome: è quello di Tiziana Sala. Già assessore provinciale e attuale primo cittadino di Cantù, "Titti la rossa" a detta di molti ha il pedigrèe perfetto per il ruolo. Oltre a vantare buoni rapporti con i vertici del Pdl, che non guasta. E Carioni? A lui un biglietto per Roma non glielo leva nessuno.
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