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Martedì 17 Agosto 2010
Altro che per la casa
Debiti per gli status simbol
Su ogni famiglia comasca il peso di 20.685 euro all'anno di rate per prestiti e mutui
C'è il mutuo per casa, ma poi c'è la rata per l'auto, quella per la cucina nuova e per quel bellissimo televisore Lcd da appendere alla parete del salotto. E, giusto per non farsi mancare nulla, pure il finanziamento per la vacanza in Sardegna. Abituati ad un certo tenore di vita, tra i comaschi avanza infatti la pericolosa tendenza ad indebitarsi per continuare a permettersi certi status simbol che la busta paga "asciugata" dalla crisi non consentirebbe più di acquistare. Un fenomeno sottotraccia, ma che aiuta a spiegare in parte quella cifra di 20.685 euro che, secondo la Cgia di Mestre, è la quota di indebitamento medio delle famiglie comasche prendendo in considerazione i debiti derivanti dall'accensione di mutui per l'acquisto della casa, dai prestiti per l'acquisto di beni mobili, dal credito al consumo, dai finanziamenti per la ristrutturazione di beni immobili.
Al primo posto per i comaschi, come detto, i debiti per comprare casa, considerato da sempre un bene rifugio. Ma dopo il boom del 2008, il tonfo dello scorso anno con un -45% nel primo semestre (in concomitanza con la fase più acuta della crisi del manifatturiero in provincia di Como) fino ad un parziale recupero toccando il -20% a settembre e una chiusura d'anno al -4%. I dati, diffusi a metà luglio da Kiron, parlano anche per il primo trimestre del 2010 di un'ulteriore contrazione del 6% con una media di 130 mila euro a richiesta. E se da una parte diminuiscono i mutui casa, dall'altra si assiste ad un vero e proprio boom del credito al consumo (+18%) e dei prestiti personali (+12%) in molti casi senza reali necessità per assecondare abitudini a cui non si riesce a rinunciare.
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