Cantù, il ritorno dei lastroni
ma la piazza non "ballerà" più

Lavori al via: chiuso il tratto tra via Roma e via Ariberto. E' il primo passo degli interventi: in primavera poi, da metà marzo, l'intenzione è partire con i restanti tre lotti – altri 1.500 metri quadrati d'area – per concludere entro settembre del 2011 l'intera riqualificazione di piazza Garibaldi

CANTU' Apre adesso e si spera possa chiudere il prima possibile. Ma soprattutto, si spera che sia davvero l'ultimo, quello definitivo. E' il cantiere, l'ennesimo, che vedrà mettere mano alla travagliata pavimentazione di piazza Garibaldi, intervenendo sulla parte carrabile. Senza dire addio agli ormai proverbiali lastroni ballerini, ma facendoli smettere di ballare. Circolazione interrotta verso via Ariberto, visto che si lavorerà nella zona compresa tra questa e via Roma, e lunghe circumnavigazioni del centro richieste agli automobilisti. Ma lo stato in cui versa la parte del crinale su cui transitano le vetture non lasciava altra scelta. «Avremmo voluto intervenire prima – ammette il sindaco Tiziana Sala – ma abbiamo atteso finora per non mettere a rischio quello che ci è dovuto. Di contro, era impossibile mantenere una situazione tanto degradata, anche per la sicurezza dei cittadini». Il riferimento è al via libera arrivato nelle scorse settimane per il progetto, grazie alla chiusura da parte del consulente tecnico d'ufficio del tribunale delle fasi peritali. Sono due infatti, come noto, i contenziosi aperti dal Comune.
Quello che parte è un primo lotto di lavori – costo 34.000 euro - che interesserà un'area di circa 300 metri quadrati, nell'ambito di un progetto di manutenzione per la zona carrabile che negli ultimi mesi è stato oggetto di riflessioni da parte dell'amministrazione e del gruppo di lavoro istituito dal sindaco Tiziana Sala per valutare il tema piazza. E che contempla anche, dal punto di vista viabilistico, di istituire nuovamente il collegamento diretto tra via Roma e via Dante. La problematicità che caratterizza la pavimentazione attuale si riassume nel fatto che i lastroni non attecchiscano al materiale di sottofondo. Da qui la decisione di intervenire cercando di renderli finalmente stabili, pur non sostituendoli. A occuparsi della sistemazione sarà un'azienda di Pordenone, la Beton Tecnik, che ricorrerà a un materiale prodotto dalla stessa, da utilizzare sia come sottofondo che come sigillante delle fughe e che dovrebbe garantire una resistenza del calcestruzzo nettamente superiore alla norma.
Questo primo lotto costituirà un vero e proprio banco di prova per testare l'efficacia di questa soluzione, e nei prossimi sei mesi i risultati verranno costantemente monitorati. In primavera poi, da metà marzo, l'intenzione è partire con i restanti tre lotti – altri 1.500 metri quadrati d'area – per concludere entro settembre l'intera riqualificazione.

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