Dell'Utri ci riprova a novembre
Il sindaco: «Como si vergogni»

Il giorno dopo la protesta in piazza Cavour che ha costretto il senatore Marcello Dell'Utri (a ParoLario avrebbe dovuto presentare i «Diari» di Mussolini) a lasciare il palco letteralmente zittito dalle contestazioni, la vicenda comasca lascia strascichi a livello locale, ma ha portato la polemica politica ai massimi livelli della politica nazionale. La conferenza potrebbe però essere riproposta. A novembre.

COMO Il giorno dopo la protesta in piazza Cavour che ha costretto il senatore Marcello Dell'Utri (a ParoLario avrebbe dovuto presentare i «Diari» di Mussolini) a lasciare il palco letteralmente zittito dalle contestazioni, la vicenda comasca lascia strascichi a livello locale, ma ha portato la polemica politica ai massimi livelli della politica nazionale. La conferenza potrebbe però essere riproposta. A novembre.
Usa senza troppi giri di parole il termine «vergogna» il sindaco Stefano Bruni per definire quanto accaduto nel "salotto buono" lunedì pomeriggio: «È stata assolutamente una vergogna. C'è parte della sinistra che non ha ancora capito cos'è la democrazia dopo 60 anni di storia e che educa i giovani a non seguire le regole convivenza civile. Era un convegno come un altro in cui una persona libera esprimeva la sua opinione. Opinione che poteva non essere condivisa e che si poteva contestare nel merito, ma questa violenza è assolutamente ingiustificata». Il primo cittadino ha detto che «immaginare un libero dibattito gestito come se si trattasse di un bunker con l'esercito sarebbe una sconfitta della democrazia. Quanto successo è un grave torto e spero che in consiglio comunale le forze della sinistra si dissocino da questo metodo antidemocratico. ParoLario ha a tema libri e contenuti: si anticipava un libro di un primario editore nazionale. Che si fa, si mettono le bombe per la pubblicazione? È opportuno dibattere con la possibilità di dissentire. Se invece la manifestazione era per anticipare la sentenza di terzo grado della giustizia (Dell'Utri è stato condannato in primo e secondo grado per concorso esterno in associazione mafiosa, ndr) che ogni imputato ha diritto ad avere per la Costituzione, è violazione delle regole. La città ha dato un'immagine pessima per qualche facinoroso di cultura non democratica».

I commenti degli altri politici raccolti da Gisella Roncoroni e Michele Sada sull'edizione della Provincia di mercoledì 1 settembre

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