Marisol ha quindici giorni:
tanta solidarietà a lei e al padre

Villa Guardia: venuta al mondo dopo l'incidente in cui ha perso la vita la mamma, prosegue il decorso post traumatico, spiegano i medici del Sant'Anna che l'hanno in cura. Al papà arrivano offerte di lavoro e di aiuto per la piccola come quella di una giovane mamma che si è resa disponibile a donare il suo latte

VILLA GUARDIA Marisol Lunetta ha visto la luce poco più di due settimane fa. Venuta al mondo nella tarda serata di martedì 17 agosto ha trovato una salita verticale ad attenderla. Nel momento della nascita con un cesareo effettuato in emergenza in ambulanza la sua mamma, Maria Soraya Annibale, non c'era più, morta nell'incidente di Gironico, proprio sulla strada dove Marisol è nata. La storia di Marisol se la ricordano ancora tutti anche se ora, saputo che lei non è più in pericolo di vita, si sono spenti i riflettori.
Ma nella piccola Maccio, la frazione dove il padre, Rosario, aveva appena iniziato a vivere con la sua mamma, arrivano offerte di aiuto come quella di una giovane mamma che si è resa disponibile a donare il suo latte per Marisol, non perché ne abbia in abbondanza, ma perché sente sia giusto condividere la ricchezza che ha.
«Marisol prosegue il decorso post-traumatico - comunica Mario Barbarini, primario del reparto di terapia intensiva neonatale e neonatologia dell'ospedale Sant'Anna, dove Marisol starà ancora per diverse settimane - Migliorano le sue condizioni cliniche e vengono effettuati regolarmente esami e valutazioni strumentali così da verificarne i progressi. Prosegue piano piano il suo decorso». Marisol viene nutrita con latte artificiale attraverso un sondino naso-gastrico. La possibilità di ricevere del latte materno da donazione non è praticabile, non per le sue condizioni di salute, ma per la procedura che si dovrebbe seguire, come spiega il dottor Barbarini: «L'iter sarebbe fattibile ma non nel nostro ospedale dove non abbiamo una banca del latte».

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