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Giovedì 02 Settembre 2010
Il paradosso del Triangolo Lariano
meno ricicli rifiuti e meno paghi
La raccolta differenziata raggiunge percentuali basse, che collocano quest'area, seppur sopra la media nazionale, al livello del Centro Italia e decisamente sotto la media del Nord
Questione di mancanza d'informazioni, posizione logistica disagevole, anti-economicità del servizio? Di certo le percentuali in alcuni casi sono davvero modeste, decisamente lontane da quelle fissate dalla Finanziaria 2007 che si augurava il raggiungimento del 60 per cento di riciclaggio entro il 2011. In questi paesi, secondo i dati del Settore ecologia ed ambiente dell'amministrazione provinciale, riferiti a tutto il 2008, la percentuale va dal 20 per cento al 30, con poche isole felici.
La circostanza paradossale, però, è che nei paesi dove si ricicla meno, anche il servizio di raccolta è più economico.
Se la media nazionale 2008 si attestava al 30,7% e il Nord Italia al 45,5%, il paese meno “riciclone” dell'area è Blevio fermo al 16,3%, in linea con i paesi del Sud. Ma non si eccelle neanche in altri centri, spesso bisogna ammettere decisamente difficili da raggiungere, Zelbio ha una percentuale di differenziata del 20,9, Civenna del 17,4, Barni del 21,1, per Torno si raggiunge il 23,9.
Importante la forbice tra i rifiuti differenziati raccolti nell'area dell'appalto della Comunità montana e quelli dei paesi verso il capoluogo che si affidano a«Service 24»: il migliore fra questi è Tavernerio, con il 57,9 per cento, contro il 16,3 di Blevio. Bisogna anche notare la maggiore produzione giornaliera di chili di rifiuti per abitante, maggiore di 1,6 in molti casi tra Rezzago e Bellagio.
Tra i migliori, nella zona dell'appalto della Comunità montana, Ponte Lambro, che nel 2008 spuntava già un 50,7% di differenziata.
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