Davide, il dolore della mamma:
«Sognava di curare i bambini»

Davide Auguadro sognava di fare il neonatologo. A dirlo è sua mamma, Patrizia, che stamattina è rimasta a lungo in via San Giacomo sul luogo dell'incidente. «Lui stesso ci aveva detto più volte che, se gli fosse successo qualcosa, avrebbe voluto donare i suoi organi per aiutare qualcun altro a vivere»

COMO Sognava di curare i neonati, Davide Auguadro. A dirlo è la mamma Patrizia, che stamattina è rimasta a lungo in via San Giacomo, sul luogo dell'incidente, dove gli amici del 16enne morto nello scontro con un'auto guidata da una donna ubriaca hanno lasciato molti mazzi di fiori.

«Lo scorso 15 agosto la sorellina è stata ricoverata al Valduce per una appendicite. Davide, vedendo l'ambiente della pediatria, ha detto prima che voleva fare il pediatra e poi, vedendo i neonati, che voleva fare il neonatologo. Mi ha detto: "Mamma, mi piacciono i bimbi molto piccoli". Lui stesso ci aveva detto più volte che, se gli fosse successo qualcosa, avrebbe voluto donare i suoi organi per aiutare qualcun altro a vivere».

E proprio dei bambini hanno ritrovato la speranza grazie all'atto d'amore di Davide e dei suoi genitori. Oggi i suoi organi sono stati trapiantati in un bambino molto piccolo, in uno di tre anni e in altri tre ragazzini. In tutto sette persone devono una vita diversa grazie al 16enne di Sagnino.

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