Accusata di aver ucciso la sorella
Stefania Albertani 'sana di mente'

Lo dice il criminologo milanese Adolfo Francia, che lo scorso febbraio era stato incaricato dal tribunale di Como di stilare un profilo psicologico della "diabolica" donna di Crimido accusata dell'omicidio di Maria Rosa e di una lunga serie di nefandezze per le quali, salvo sorprese, sarà a questo punto anche processata

CIRIMIDO Stefania Albertani è sana di mente. Lo dice il criminologo milanese Adolfo Francia, che lo scorso febbraio era stato incaricato dal tribunale di Como di stilare un profilo psicologico della "diabolica" sorellina di Crimido accusata dell'omicidio della sorella Maria Rosa e di una lunga serie di nefandezze per le quali, salvo sorprese, sarà a questo punto anche processata. Francia dice che Stefania, tuttora detenuta, è perfettamente in grado di intendere e di volere, che ha piena contezza delle proprie azioni e soprattutto delle loro eventuali conseguenze.
Non ci sarebbe, secondo Francia, nulla di strano nel mutismo ostinato che la giovane donna ha fin qui opposto al magistrato e alle forze dell'ordine che indagano sulla vicenda sua e della sua famiglia.
La ragazza, secondo la Procura di Como (pm Maria Vittoria Isella) sarebbe colpevole della uccisione di sua sorella Mary, il cui cadavere carbonizzato fu trovato nel luglio del 2009 a Cirimido, e del tentato omicidio dei genitori, che l'indagata avrebbe tentato di uccidere almeno in due occasioni, la prima lo scorso ottobre a Cadorago, cingendo una cintura al collo della madre salvo poi tentare di darle fuoco, la seconda a Como, nel posteggio della Ticosa, quando Stefania tentò addirittura di appicare fuoco al serbatoio dell'auto dei genitori. Certificando che Stefania può essere processata, il professor Francia le spalanca le porte di un rinvio a giudizio a questo punto sempre più probabile: secondo il consulente tecnico della difesa, Mario Vanini, docente di psicopatologia forense all'università dell'Insubria, l'indagata non era, invece, in condizioni di intendere.

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