Cantù, 440 mila euro di danni
per gli allagamenti di agosto

Questo il bilancio parziale: avviata in Regione la richiesta per lo stato di calamità naturale. Dieci le richieste di rimborso da parte di proprietari di negozi e case inondati: per la precisione, sono 150mila euro i danni stimati per le attività produttive e 70mila euro per le abitazioni

CANTU' Quasi mezzo milione di euro di danni. E' questa la stima calcolata dal comune di Cantù per gli allagamenti che, nelle scorse settimane, hanno colpito la città. La richiesta per lo stato di calamità naturale – inoltrata dall'ufficio tecnico di piazza Parini all'attenzione della Regione Lombardia – prevede un conto da 440mila euro, per edifici pubblici e privati. Intanto, arrivano le prime richieste di rimborso da parte dei proprietari di negozi e case inondate dalle piogge. Sono dieci – un undicesimo è in fase di valutazione all'ufficio economato, dove si possono consegnare i moduli messi a disposizione del comune – i dossier pervenuti con la documentazione fotografica di cantine e magazzini, allagati e semidistrutti dalle inondazioni. Così come la Regione valuterà se concedere i fondi per lo stato di calamità, sarà l'assicurazione convenzionata con il comune a verificare i rimborsi per i singoli casi dei privati cittadini. Al momento, è quindi presto per avere sia risposte che soprattutto certezze negli indennizzi.
Le inondazioni del 24 agosto non solo hanno messo in crisi diverse abitazioni e attività, sia commerciali che produttive, di alcune zone di Cantù. Ma anche stabili e corsi d'acqua di pertinenza comunale. L'ufficio tecnico ha spedito il resoconto di una stima dei danni a Como, alla sede dislocata della Regione Lombardia. Che dovrà decidere se concedere o meno lo stato di calamità e, di conseguenza, i fondi. Per ora, l'elenco con i conti. L'importo totale è di 440mila euro, equamente diviso tra comune e privati. Per quanto riguarda quel che compete all'amministrazione, nella lista ci sono i 100mila euro di danni per il municipio di piazza Parini, la biblioteca di piazza Marconi, il centro sportivo «Toto Caimi» di via San Giuseppe. A questi, si aggiungono anche i 120mila euro per la roggia Galliano, a Vighizzolo. La fetta calcolata per i privati è spartita tra i 150mila euro di danni stimati per le attività produttive e i 70mila euro per le abitazioni. Per tutti, identica causa di rovina: «inondazioni», come riporta la richiesta compilata dal comune.

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