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Lunedì 20 Settembre 2010
Figino, corsa dei Trass a bass
con oltre mille spettatori
Un successo per la manifestazione giunta alla sua ottava edizione: tanta fantasia nei carretti che si lanciavano a rotta di collo sulle discese del paese. C'erano bolidi a forma di cozza, da tavola da windsurf, da "Curiera" del celebre brano cantato da Davide Van de Sfroos
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Musica sul circuito, balle di fieno per le vie di fuga e transenne di sicurezza. Due piste, le discese di via Kennedy e via Puccini. A turno, i trentasette veicoli iscritti hanno dato spettacolo per tutto il pomeriggio. Anche se i più, al brivido della velocità, preferiscono la passerella di creazioni. Alla partenza, prima della gara, i «box» mostravano follie di vario genere. Gianluca Berti e Jenny Michelotti sono arrivati in furgone da Riva del Garda, provincia di Trento. Per trasportare una biposto a forma di bottiglia, battezzata con la marca di un amaro. E recante, sulla fiancata, un'ode a Bacco. «Siamo partiti ieri, ma vale la pena essere qui – racconta la coppia – abbiamo usato le ruote di una Vespa, trovate in soffitta. Per il resto, di base c'è il telaio di uno scooter». Per la loro cozzamobile a targa lecchese, la squadra di Davide Ferri si è esercitata clandestinamente su una discesa di Galbiate. Il loro veicolo ha sembianze da mollusco e autoradio con batteria, per spingere battiti dance. «Il sistema di frenatura è a disco – il gioco di parole di Ferri – abbiamo messo anche subwoofer e altoparlanti». Fantasia galoppante anche per Marco Bellotti e Carlo Broggi. «Il nostro carretto ha come base una tavola da windsurf – spiegano – l'onda è un pannello di legno colorato di blu. Dal tubo di scappamento, esce l'acqua di un nebulizzatore da giardino». Auto in formato yacht per Roberto Gnesato e Armando Formichella, con luci e clacson funzionate. «L'appoggio è un carrello tenda – dicono i due amici di Novedrate – ci sono volute intere serate da tre, quattro ore l'una. E' da mesi che ci lavoriamo». Degno di nota anche il bus arancione da servizio pubblico, ispirato a «La Curiera» di Davide Van De Sfroos. «E infatti lo stereo che abbiamo montato ha anche quella canzone – riferiscono Enea Ambrosin e i due Orsenigo, Giovanni e Roberto – è di legno e cartone, sul telaio di un cinquantino Le maniglie per appendersi? Sono le corde di una tapparella».
Niente motori, ma qualche donna c'è. Le quote rosa sono rappresentate da Gemma Orsenigo e Ambra Fumagalli: tatuaggi, birretta e velocità. Il loro mezzo è un tributo a Penelope Pitstop, dai cartoni animati di Hanna&Barbera. «Per la carrozzeria – svelano – basta usare nel modo giusto l'imbottitura dei materassi». Niente trucco.
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FIGINO - Trass a Bass