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Giovedì 23 Settembre 2010
Pallacanestro Cantù, il progetto
per coinvolgere i più giovani
Palazzetto Parini gremito per la presentazione delle formazioni e del programma del settore giovanile della Pallacanestro Cantù
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«Una storia fantastica quella del settore giovanile della Pallacanestro Cantù - ha sottolineato Munafò -, fatta di successi sportivi ineguagliabili (15 titoli nazionali, tra juniores, cadetti e allievi), di grandi allenatori e grandi dirigenti. Una storia fatta di ragazzi che con impegno e sacrifici e con l'aiuto della società sono diventati ottimi giocatori».
«Voi avete una chance importante - ha poi affermato rivolgendosi ai giovani atleti -, un'opportunità invidiabile; non sprecatela, metteteci impegno, serietà e fiducia nei vostri allenatori, ricordatevi che campioni non si nasce, si diventa con il lavoro in palestra e anche con qualche sacrifico fuori».
Bello il colpo d'occhio che presentava il palazzetto: su un lato della tribuna i bimbi del minibasket in pantaloncini blu e maglietta bianca e quelli delle giovanili che sembravano dei marinaretti («mancano solo le gondole» ironizzava coach Giannino Lambruschi) in jeans e t-shirt a strisce orizzontali bianche e blu. Sulla tribuna opposta e in "curva" tantissimi genitori.
Lo stesso Lambruschi - che si è definito «reperto archeologico della società, ma unico reperto del genere a non aver alcun valore» - ha preso la parola e anche durante il suo discorso il termine "storia" è apparso qua e là come quando ha ricordato che «Cantù rappresenta una storia fatta di pizzi, di merletti, di mobili e di pallacanestro». Dopodiché ha posto tre paletti per la ricostruzione: «Primo, questo serbatoio serve a creare un'immagine; secondo, contribuisce a formare dei tifosi; terzo, ma solo una volta che abbiamo formato degli uomini e un tifo che ama la propria squadra, plasmare dei giocatori».
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