Pallacanestro Cantù, il progetto
per coinvolgere i più giovani

Palazzetto Parini gremito per la presentazione delle formazioni e del programma del settore giovanile della Pallacanestro Cantù

CANTU' - «Stasera puntiamo direttamente al cuore. Non solo al vostro, ragazzi, ma al cuore di tutti coloro che gravitano intorno al nostro progetto. Vogliamo che rinasca l'orgoglio e il senso di appartenenza per una società che è speciale, che è unica e che vanta una storia meravigliosa». Questo l'incipit del saluto di benvenuto alle centinaia di ragazzi del settore giovanile e ai bimbi del minibasket che Antonio Munafò - responsabile capo del "Progetto Giovani Cantù" - ha rivolto loro mercoledì sera al Parini in occasione della presentazione ufficiale delle nuove formazioni che scenderanno in campo con i colori della Pallacanestro Cantù e del Team Abc. "Opening Night", l'affascinante nome che si è inteso dare a un'iniziativa decisamente interessante e della quale va reso merito agli organizzatori.
«Una storia fantastica quella del settore giovanile della Pallacanestro Cantù - ha sottolineato Munafò -, fatta di successi sportivi ineguagliabili (15 titoli nazionali, tra juniores, cadetti e allievi), di grandi allenatori e grandi dirigenti. Una storia fatta di ragazzi che con impegno e sacrifici e con l'aiuto della società sono diventati ottimi giocatori».
«Voi avete una chance importante - ha poi affermato rivolgendosi ai giovani atleti -, un'opportunità invidiabile; non sprecatela, metteteci impegno, serietà e fiducia nei vostri allenatori, ricordatevi che campioni non si nasce, si diventa con il lavoro in palestra e anche con qualche sacrifico fuori».
Bello il colpo d'occhio che presentava il palazzetto: su un lato della tribuna i bimbi del minibasket in pantaloncini blu e maglietta bianca e quelli delle giovanili che sembravano dei marinaretti («mancano solo le gondole» ironizzava coach Giannino Lambruschi) in jeans e t-shirt a strisce orizzontali bianche e blu. Sulla tribuna opposta e in "curva" tantissimi genitori.
Lo stesso Lambruschi - che si è definito «reperto archeologico della società, ma unico reperto del genere a non aver alcun valore» - ha preso la parola e anche durante il suo discorso il termine "storia" è apparso qua e là come quando ha ricordato che «Cantù rappresenta una storia fatta di pizzi, di merletti, di mobili e di pallacanestro». Dopodiché ha posto tre paletti per la ricostruzione: «Primo, questo serbatoio serve a creare un'immagine; secondo, contribuisce a formare dei tifosi; terzo, ma solo una volta che abbiamo formato degli uomini e un tifo che ama la propria squadra, plasmare dei giocatori».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Documenti allegati
Eco di Bergamo Cantù settore giovanile