Minacce di morte al sindaco
Bruni: "E' solo una bravata"

Minacce di morte e insulti al sindaco Stefano Bruni, alla moglie e ai figli sono state scritte sull'installazione di Miniartextil di piazza Verdi (che consente di scrivere desideri su pezzi di stoffa) e sequestrate dalla polizia scientifica per cercare di individuare i responsabili

L'albero installato in piazza Verdi nell'ambito della rassegna Miniartextil con attaccate decine di fogli su cui ciascuno può scrivere i suoi desideri, si è trasformato in minacce di morte e insulti indirizzati al sindaco Stefano Bruni. «Vattene o sei morto» è una delle frasi più leggere e una delle poche riferibile che sono state sequestrate giovedì sera dalla polizia scientifica.
Gli agenti, indossando i classici guanti bianchi per non alterare il reperto, hanno rimosso tutti i pezzi di tessuto con le scritte contro il primo cittadino, sua moglie e i suoi figli. Sul posto anche una pattuglia della polizia di Stato che ha chiesto ai comaschi di non avvicinarsi all'albero finché non sarebbero state completate tutte le operazioni per le indagini, incluse le fotografie.
Il sindaco, in ogni caso, si dichiara tranquillissimo e ieri non era per nulla spaventato dall'episodio. «Al di là delle indagini - ha commentato ieri mattina in Comune Bruni, sorridendo - sembra davvero una bravata di pochi. Senza dubbio volgare e violenta, ma finisce qui. Non c'è nessun tipo di pericolo». Al fatto che le minacce siano state rivolte anche alla sua famiglia (alla moglie e ai figli), Bruni si è limitato a dire: «È un gesto di cattivo gusto, ma non darei un significato particolarmente importante a questo episodio. Basta, finisce qui».

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Eco di Bergamo L'albero dei desideri